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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 3.1897

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Fasc. I
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Müntz, Eugène: Studi Leonardeschi: influenza di Leonardo da Vinci sulla scuola fiorentina e sulla scuola tedesco-fiamminga
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https://doi.org/10.11588/diglit.19209#0045

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9

tutto ciò che si trova di meglio nel Dtirer figura già, come l'ha proclamato C. Promis, sul
Cader Atlanticus di Leonardo.1

Il secondo corifeo della pittura germanica, Holbein, recò pure omaggio a Leonardo. La
Santa Cena del Museo di Basilea ricorda, così nei tipi come nel colorito, i modelli lasciati
in Lombardia dal fondatore della scuola milanese.2

I pittori fiamminghi, fin d'allora così premurosi di visitar l'Italia, ne riportarono un
culto ardente per il pittore della Cena. Numerose copie ci
attestano la loro ammirazione e fra l'altre quella della Ver-
gine del garofano del Museo del Louvre.

Una prova molto inattesa dell'azione esercitata da Leo-
nardo fin sugli artisti del Nord, in apparenza più refrattari
alle sue lezioni, ci è data dai disegni di Luca di Leida, di
cui Sidney Colvin ha ora arricchito il Print Boom del Britisli
Museum. Esaminando la testa del vecchio imberbe vista di
faccia e la testa del vecchio imberbe vista di tre quarti, è
impossibile non riconoscere che tutte e due provengono dai
modelli lasciati dal capo della scuola di Milano.3 Un certo
sentimento leonardesco s'intravede nella Vergine di Bernardo
van Orley, al Museo d'Anversa (Braun, n. 463). Se il Bam-
bino si avvicina più ai tipi cari a Raffaello, la Tergine,
malgrado le mascelle schiacciate, attesta l'influenza di Leo-
nardo. Nel fondo si vedono immense rocce di dolomite.

La Cena di Lamberto Sustermann (1506-1560), al Museo di Bruxelles, ha molte remi-
niscenze di quella di Leonardo.

%


Disegno di Luca da Leida

(British Museum)

Si vede in quante direzioni si è propagata l'influenza di Leonardo da Ariuci. E ancora
non ho parlato qui ne dei suoi allievi diretti: Beltraffio, Marco d'Oggione, Cesare da Sesto,
Andrea Solari, Melzi, Bernardino Luini, il Sodoma, Gaudenzio Ferrari e tutti quanti, ne del
Correggio, ne dei Veneziani. E chi sa quanta parte il fascino misterioso del grande pittore

fiorentino ha avuto nella genesi dello stile del Rembrandt!

Eugenio Muntz.

1 Trattato d'architettura civile e militare, voi. ii,
pag. 52.

2 Sui rapporti fra la Cena di Holbein e quella di

Leonardo, ve li Woltmann, Holbein und scine Zeit., 2a

ediz., voi. I, pag. 144, 166, 167, 174.

3 Jahrbucher der le. Prenssischen Knnstsainmlungen,
1893, pag. 166, 168.

Archivio Storico dell'Arte, Strie 2a, Anno III, fase. I.
 
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