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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 3.1897

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Fasc. II
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Biscaro, Gerolamo: Pietro Lombardo e la Cattedrale di Treviso
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https://doi.org/10.11588/diglit.19209#0178

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PIETRO LOMBARDO

E LA CATTEDRALE DI TIIEVISO

l canonico trivigiano, conio Rambaldo degli Azzoni-Avo-
gadro, nelle sue Memorie dei Beato Enrico, pubblicate
nel 1760, parlando del culto dei suoi concittadini per i
santi martiri Teonisto, Tabra e Tatuata, ricorda la cassa
di marmo che ne racchiude le reliquie sull'altar maggiore
della Cattedrale di Treviso, e la iscrizione, indi scomparsa,
attestante che quel monumento era stato eseguito a spese
del vescovo Giovanni, 1 e soggiunge : abbiamo qui l'ac-
cordo per la già detta cassa, Panno litiò concluso dai com-
missari del già detto vescovo Giovanni con Piero Lom-
bardi, tagliapietra nella città di Venezia nel confine di
San Samuello, del quale accordo cita in nota la fonte: Can-
cellala nova, atti di Bartolomeo Basso, Protocollo n. 22,
fot. 107.2

Il richiamo dell'erudito canonico all'istromento di com-
missione del sacro deposito passò inosservato a quanti si
sono fin qui occupati di storia d'arte. Il Temanza 3 accenna bensì alla erezione di detto depo-
silo e ad altre opere eseguite da Pietro Lombardo e tigli nel Duomo di Treviso, con tale copia
di particolari da far pensare che avesse avuta qualche notizia dei documenti originali ; ma
poiché non indica la fonte a cui ebbe ad attingere, e tace intorno a parecchie circostanze
contenute nei documenti, la cui importanza storico-artistica non gli sarebbe sfuggita, e
d'altronde risulta dalla sua Vita di Poliftlo^ ch'egli era in relazione col canonico Avo-
gadro, è a ritenersi che il Temanza non abbia avuto visione del lesto completo dei docu-
menti, ma solo di un sunto dei medesimi comunicatocii dall'Avogadro.

Rintracciati nell'Archivio notarile di Treviso l'istromento del 1485 ed altri due atti
rogati dallo stesso notaio Bartolomeo Basso, che col primo hanno stretto riferimento, mi è
parso che per l'importanza artistica delle opere dagli alti medesimi contemplate, e per alcune
notizie che ne è dato ricavare intorno a Pietro Lombardo e a'suoi figli Tullio ed Antonio,
fosse prezzo dell'opera pubblicarne il testo 5 insieme ad una breve illustrazione.

È il giorno di lunedì 25 gennaio 1485 che nell'ufficio della Provvedarìa del Comune
di Treviso, alla presenza del notaio Basso e di quattro testimoni — fra questi il maestro

1 Fu vescovo di Treviso dal 1477 al 1486. Era nato a :i Vite dei più celebri architetti e scultori veneziani.

Udine, e non a Savona come si legge nel Bonifacio ed in Venezia, 1778, pag. 85.
altri scrittori locali, e appartenevaairOrdine Francescano. 4 Op. cit., pag. 1 e seg.

* 1, pag. 204. 5 Vedi Documenti a pag. 151.
 
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