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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 3.1897

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Fasc. I
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Mandach, Conrad von: L' invetriata di Sant'Antonio di Padova nella basilica di San Francesco d'Assisi
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https://doi.org/10.11588/diglit.19209#0102

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C. DE MANOACH

rato per la prima volta nei Sermoni, apocrifi, di San Bonaventura:1 Voglio narrarvi una istoria
che lessi; Santo Antonio fu invitato, una volta, a predicare presso un defunto. Egli scelse per
argomento il detto «Là ove sta il tuo tesoro e là si troverà il cuor tuo», poi dichiarò come
quell'uomo avendo in sua vita preferito a Dio il danaro, così si troverebbe il cuore di lui nel
suo scrigno. E Fautore soggiunge che allorquando si cercò il cuore di quel morto, lo si rin-
venne infatti nel suo scrigno.

La scena si svolge sulla piazza che precede una chiesa di stile archi-acuto italiano.
Sul timpano che sta sopra la porta havvi in rilievo il busto di Cristo benedicente; questo
particolare respira la maestà delle opere bizantine. Un portico, analogo a quello della chiesa

Tav. 6.

La predica contro l'avarizia S. Antonio che guarisce il piede di un giovane

inferiore d'Assisi, precede l'ingresso. A sinistra, da un pulpito esterno, Sant'Antonio predica
ad una numerosa assemblea, e sotto il pulpito si vede il sarcofago nel quale giace la spoglia
del morto. Il Santo lo accenna col dito, mentre pronuncia le parole che più in alto abbiam
riferite. L'effetto ch'esse producono sull'animo degli uditori si palesa dai gesti diversi di
costoro. Il colorito è qui ricco ed intenso: il roseo alterna coll'azzurro, col verde, col rosso e
col giallo.

Osservate la donna giacente al suolo sul primo piano del dipinto; l'atteggiamento di
lei, il capo appoggiato alla mano, diverrà caratteristico per la scuola fiorentina del xv secolo.2

La composizione è armonica, chiara ed animata; è la rappresentazione più verosimile
della scena dell'avaro, alla quale il Pesellino, Donatello ed altri dovevano più tardi dare
uno strano carattere.

1 Bordo edit., Lyon, 1678, voi. Ili, a pag. 261. — su Sant'Antonio sembrano posteriori al xnr secolo.
Vedasi pure la nuova edizione delle opere di San Bona- 2 Vedasi Kristeller, Archivio storico dell'Arte, 1892,

ventura, Quaracchi, 1882, pag. xm. Questi due sermoni pag. 364 e seguenti.
 
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