GLI AFFRESCHI DI UN ORATORIO IN PAVIA
203
rappresentante ]a mezza figura del Padre Eterno sorretto da una gloria di teste di cheru-
bini in terra rossa, disposta a semicerchio. Tutt'attorno gira una corona di squame verdi,
gialle e rosse. Dal poco che rimane del Padre Eterno e dalle teste dei cherubini si rileva
che l'opera aveva caratteri grandiosi, larghi, degni dell'autore della Resurrezione e piena-
mente corrispondenti per lo stile e la tecnica.
Il rimanente della decorazione, a paesaggio con figure d'uomini e di animali, è troppo
ridipinto per poter attualmente darne un giudizio. Probabilmente simulava la continuazione
della scena dell'affresco della parete seguente.
Dell'ancona o trittico dell'altare non abbiamo più traccia, sarà stata venduta nel 1804,
Fio. 9\ -UNA MANO DEL PRIMO DEI SOLDATI CADUTI A DESTRA
quando la sede del collegio venne chiusa e questo venne trasfuso nel collegio Nazionale
(Ghislieri).
Y.
La decorazione della volta.
Nel descrivere le nostre pitture, più che all'ordine architettonico mi attengo alla loro
importanza. Ora è il turno della decorazione della volta, la quale, come invenzione, pro-
gresso dell'arte e ricchezza, ed altresì per ottima conservazione, è opera di molto pregio e
di grande importanza (fig. 1 la).
A metà altezza dell'oratorio — e quindi poco al disopra del pavimento che lo seziona
in due piani — sporgono, nei quattro angoli, dei capitelli o mensole a forma di piramide
rovesciata, molto simili alle mensole che si veggono negli angoli della cappella Portinari
(nei triangoli delle arcate a sostegno delle figure di angioli colle grandi targhe). Al loro
fianco, a destra e sinistra, son dipinti dei magnifici capitelli (fig. 10a) dai quali si dipartono
gli archi dipinti che incorniciano gli affreschi. Dalle mensole invece si dipartono le quattro
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rappresentante ]a mezza figura del Padre Eterno sorretto da una gloria di teste di cheru-
bini in terra rossa, disposta a semicerchio. Tutt'attorno gira una corona di squame verdi,
gialle e rosse. Dal poco che rimane del Padre Eterno e dalle teste dei cherubini si rileva
che l'opera aveva caratteri grandiosi, larghi, degni dell'autore della Resurrezione e piena-
mente corrispondenti per lo stile e la tecnica.
Il rimanente della decorazione, a paesaggio con figure d'uomini e di animali, è troppo
ridipinto per poter attualmente darne un giudizio. Probabilmente simulava la continuazione
della scena dell'affresco della parete seguente.
Dell'ancona o trittico dell'altare non abbiamo più traccia, sarà stata venduta nel 1804,
Fio. 9\ -UNA MANO DEL PRIMO DEI SOLDATI CADUTI A DESTRA
quando la sede del collegio venne chiusa e questo venne trasfuso nel collegio Nazionale
(Ghislieri).
Y.
La decorazione della volta.
Nel descrivere le nostre pitture, più che all'ordine architettonico mi attengo alla loro
importanza. Ora è il turno della decorazione della volta, la quale, come invenzione, pro-
gresso dell'arte e ricchezza, ed altresì per ottima conservazione, è opera di molto pregio e
di grande importanza (fig. 1 la).
A metà altezza dell'oratorio — e quindi poco al disopra del pavimento che lo seziona
in due piani — sporgono, nei quattro angoli, dei capitelli o mensole a forma di piramide
rovesciata, molto simili alle mensole che si veggono negli angoli della cappella Portinari
(nei triangoli delle arcate a sostegno delle figure di angioli colle grandi targhe). Al loro
fianco, a destra e sinistra, son dipinti dei magnifici capitelli (fig. 10a) dai quali si dipartono
gli archi dipinti che incorniciano gli affreschi. Dalle mensole invece si dipartono le quattro