VAN DYCK A GENOVA
301
Capitolo III.
Cornelio e Luca De Wael.
I fratelli De Wael, ehe l'aspettavano, accolsero il Yan Dych con tali dimostrazioni di
amicizia ed affetto, che egli, vinto dalle loro insistenti preghiere, accettò di andare ad abitare
con loro, o durante tutta la sua dimora in Genova fu loro ospite.
Secondo tutte le probabilità egli si separò dal cavaliere Nani.
Sappiamo che l'abitazione dei due fratelli era sulla marina, ma le mie più pazienti inda-
van dyck - schizzo del ritratto di luca e cornelio de wael (qrisaille)
Museo di Cassel
(Fotografia Hanfstaengl, Monaco)
uini, per stabilire esattamente la località, riuscirono infruttuose per la mancanza assoluta
di documenti: a mio credere dovrei)b'essere una di quelle vecchie case prospicenti il mare sulla
moderna via Carlo Alberto, nel secolo decimosettimo appartenenti agli Spinola.
Là, mercè le cortesie di Cornelio e Luca De Wael, si sentì presto come in casa sua.
I De Wael, di cui pochissimi si occuparono, non ostante la grande riputazione che
godettero al loro tempo, erano figli di quel pittore Giovanni De Wael, che se non giunse
a segnalarsi molto nell'arte sua, fu assai stimato come insegnante, e ripetutamente coprì
Falla carica di decano nella Corporazione di San Luca in Anversa. Quattordici allievi erano
andati a porsi sotto la sua direzione in 29 anni, cioè dal 1591 al 1620 (come risulta dai
Liggeren), e fra essi, nel 1605, Giovanni Roosen, del quale avremo ad occuparci.
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Capitolo III.
Cornelio e Luca De Wael.
I fratelli De Wael, ehe l'aspettavano, accolsero il Yan Dych con tali dimostrazioni di
amicizia ed affetto, che egli, vinto dalle loro insistenti preghiere, accettò di andare ad abitare
con loro, o durante tutta la sua dimora in Genova fu loro ospite.
Secondo tutte le probabilità egli si separò dal cavaliere Nani.
Sappiamo che l'abitazione dei due fratelli era sulla marina, ma le mie più pazienti inda-
van dyck - schizzo del ritratto di luca e cornelio de wael (qrisaille)
Museo di Cassel
(Fotografia Hanfstaengl, Monaco)
uini, per stabilire esattamente la località, riuscirono infruttuose per la mancanza assoluta
di documenti: a mio credere dovrei)b'essere una di quelle vecchie case prospicenti il mare sulla
moderna via Carlo Alberto, nel secolo decimosettimo appartenenti agli Spinola.
Là, mercè le cortesie di Cornelio e Luca De Wael, si sentì presto come in casa sua.
I De Wael, di cui pochissimi si occuparono, non ostante la grande riputazione che
godettero al loro tempo, erano figli di quel pittore Giovanni De Wael, che se non giunse
a segnalarsi molto nell'arte sua, fu assai stimato come insegnante, e ripetutamente coprì
Falla carica di decano nella Corporazione di San Luca in Anversa. Quattordici allievi erano
andati a porsi sotto la sua direzione in 29 anni, cioè dal 1591 al 1620 (come risulta dai
Liggeren), e fra essi, nel 1605, Giovanni Roosen, del quale avremo ad occuparci.