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EMTL JACOBSEN
in un fantastico vestimento <li fiori, che pel suo rapido avanzarsi ondeggia nell'aria. Ila
intorno al capo ed alla nuca corone di fiori campestri ed avvinto in giro al corpo un ramo
di rose a guisa di cinto. «Come un seminatore, la donna s'avanza...»1 e nella veste sol-
levata porta un'infinità di rose. Mentre con altero portamento solennemente procede, a
profusione si sparge innanzi a lei la copia dei fiori; — «e com'essa s'affretta pel.piano,
sotto i suoi piedi tutto comincia a fiorire e a verdeggiare.
Mosse sovra l'erbetta i passi lenti
Con atto d'amorosa grazia adorna
Ma l'erba verde sotto i dolci passi
Bianca, gialla, vermiglia, azzurra fassi.
(Poliziano, Giostra, ed. Carducci, pag. 155).
« Come per tutto germoglia e fiorisce, con qual ricco manto si coprono le zolle! Si vede
colà vicino al giglio superbo la modesta mammoletta, presso il variopinto garofano la bianca
margherita; sollevano i narcisi le lore testoline gialle e bianche dal molle verde e fram-
mezzo fioriscono e maturano nascoste le fragole. E sempre la generosa dea sparge una nuova
pioggia di fiori su questa magnificenza; la ricchezza di fiori del suo grembo pare che non
possa aver fine.
Poi con la bianca man ripreso il lembo,
Levossi in piò con di fior pieno un grembo ».2
{Giostra, I, pag. 47).
Or viene il gruppo con le tre fanciulle che danzano. Le fine e svelte figure sono avvolte
in un bianco e trasparente velo come di nebbia. Si tengono l'una l'altra per mano, mentre
con grazia e leggiadria eseguiscono un ballo a tondo. Non v'ha alcun dubbio ch'esse rap-
presentano le tre Grazie.
L'ultima figura del primo piano è un bel giovinetto, il cui nudo corpo è a metà rico-
perto da una rossa clàmide. Egli porta in testa un elmo ed ha al fianco una spada. Si rico-
nosce in lui Mercurio all'ali dei piedi ed al caduceo, col quale, come già fu notato, dissipa
la nebbia tra le vette degli alberi.
Prima di rivolgermi alla figura isolata del secondo piano, ricordo l'amorino che vola
in alto fra i due piani. La leggiadra figurina ha bendati gli occhi. Tiene l'arco teso e con
una freccia fiammeggiante prende di mira il gruppo delle fanciulle.
Ci rivolgeremo ora all'unica figura del secondo piano, che già per la sua posizione
isolata e centrale si dimostra il personaggio principale della composizione. È una giovane
donna con lineamenti individuali e un po' malaticci. Una lunga veste bianca d'una fine ed
abbondante stoffa e sopra questa un rosso manto di seta trapunta d'oro, eh' ella con la
sinistra tien succinto all'anca, formano il suo fastoso abbigliamento, che appare simile alla
sfarzosa moda fiorentina di quell'epoca. La sua testa si volge colla sua dolorosa espressione
a sinistra, profondamente assorta o come in ascolto di lontani suoni; nello stesso tempo
ella fa colla destra l'atto di difendersi. Perchè? Da che cosa è ella agitata questa giovane
donna? Quali pensieri l'assalgono? Perchè solleva essa la mano a difendersi? Se noi pos-
siamo indovinare il segreto di questa donna mesta, avremo nello stesso tempo sciolto
l'enigma del quadro. Ma prima d'accostarci a questo problema dobbiamo ancora fare una
distinzione nel contenuto della composizione, separare cioè la parte drammatica dall'idillica.
La parte drammatica consiste evidentemente dell'inseguimento da me prima ricordato,
1 Ulmann, pag. 85.
2 Questo citazioni sono tolte a prestito dalla bella descrizione dell'Ulmann (op. eit., pag. 85).
EMTL JACOBSEN
in un fantastico vestimento <li fiori, che pel suo rapido avanzarsi ondeggia nell'aria. Ila
intorno al capo ed alla nuca corone di fiori campestri ed avvinto in giro al corpo un ramo
di rose a guisa di cinto. «Come un seminatore, la donna s'avanza...»1 e nella veste sol-
levata porta un'infinità di rose. Mentre con altero portamento solennemente procede, a
profusione si sparge innanzi a lei la copia dei fiori; — «e com'essa s'affretta pel.piano,
sotto i suoi piedi tutto comincia a fiorire e a verdeggiare.
Mosse sovra l'erbetta i passi lenti
Con atto d'amorosa grazia adorna
Ma l'erba verde sotto i dolci passi
Bianca, gialla, vermiglia, azzurra fassi.
(Poliziano, Giostra, ed. Carducci, pag. 155).
« Come per tutto germoglia e fiorisce, con qual ricco manto si coprono le zolle! Si vede
colà vicino al giglio superbo la modesta mammoletta, presso il variopinto garofano la bianca
margherita; sollevano i narcisi le lore testoline gialle e bianche dal molle verde e fram-
mezzo fioriscono e maturano nascoste le fragole. E sempre la generosa dea sparge una nuova
pioggia di fiori su questa magnificenza; la ricchezza di fiori del suo grembo pare che non
possa aver fine.
Poi con la bianca man ripreso il lembo,
Levossi in piò con di fior pieno un grembo ».2
{Giostra, I, pag. 47).
Or viene il gruppo con le tre fanciulle che danzano. Le fine e svelte figure sono avvolte
in un bianco e trasparente velo come di nebbia. Si tengono l'una l'altra per mano, mentre
con grazia e leggiadria eseguiscono un ballo a tondo. Non v'ha alcun dubbio ch'esse rap-
presentano le tre Grazie.
L'ultima figura del primo piano è un bel giovinetto, il cui nudo corpo è a metà rico-
perto da una rossa clàmide. Egli porta in testa un elmo ed ha al fianco una spada. Si rico-
nosce in lui Mercurio all'ali dei piedi ed al caduceo, col quale, come già fu notato, dissipa
la nebbia tra le vette degli alberi.
Prima di rivolgermi alla figura isolata del secondo piano, ricordo l'amorino che vola
in alto fra i due piani. La leggiadra figurina ha bendati gli occhi. Tiene l'arco teso e con
una freccia fiammeggiante prende di mira il gruppo delle fanciulle.
Ci rivolgeremo ora all'unica figura del secondo piano, che già per la sua posizione
isolata e centrale si dimostra il personaggio principale della composizione. È una giovane
donna con lineamenti individuali e un po' malaticci. Una lunga veste bianca d'una fine ed
abbondante stoffa e sopra questa un rosso manto di seta trapunta d'oro, eh' ella con la
sinistra tien succinto all'anca, formano il suo fastoso abbigliamento, che appare simile alla
sfarzosa moda fiorentina di quell'epoca. La sua testa si volge colla sua dolorosa espressione
a sinistra, profondamente assorta o come in ascolto di lontani suoni; nello stesso tempo
ella fa colla destra l'atto di difendersi. Perchè? Da che cosa è ella agitata questa giovane
donna? Quali pensieri l'assalgono? Perchè solleva essa la mano a difendersi? Se noi pos-
siamo indovinare il segreto di questa donna mesta, avremo nello stesso tempo sciolto
l'enigma del quadro. Ma prima d'accostarci a questo problema dobbiamo ancora fare una
distinzione nel contenuto della composizione, separare cioè la parte drammatica dall'idillica.
La parte drammatica consiste evidentemente dell'inseguimento da me prima ricordato,
1 Ulmann, pag. 85.
2 Questo citazioni sono tolte a prestito dalla bella descrizione dell'Ulmann (op. eit., pag. 85).