VITTORIO CARPACCIO
413
clie ora trovasi nella Galleria degli Ufi/i e che il catalogo attribuisce per errore al ciclo
di Sant'Orsola. Questa ricca e magnifica composizione mal si adatterebbe ad eseguirla ad
olio per quadri di così modesta proporzione come quelli della scuola degli Albanesi. Perciò
Carpaccio prese soltanto la parte destra e di questa scelse solamente senza cambiamenti le
figure principali. Carpaccio ne' disegni a mano varia spesso di tecnica.
I primi schizzi per la compilazione generale addimostrano i contorni eseguiti colla penna
LO SPOSALIZIO, DI V. CARPACCIO
(Fotografia Anderson)
con linee interrotte e tremolanti come semplici tentativi. Ciò che esige uno studio più accu-
rato, come studi di teste, tappezzerie e mani, forse dietro un modello, sono eseguiti su carta
tinti nella sostanza di un colore verdognolo; d'una qualità simile, Alberto Durer si serviva
durante il suo soggiorno in Venezia.
Le figure sono poi ombreggiate con arditi ed acuti tocchi di pennello con inchiostro
nero e lumeggiate con gesso bianco a strisce parallele, assumendo così un carattere d'una
ruvidezza geniale. Un foglio di tali studi eseguiti per singole figure e che si trova negli Ufìzi,
rappresenta figure di donne che Carpaccio poi univa in un gruppo nel secondo bel disegno
per la sua « Presentazione». Ancora una volta si vede un gruppo di tali donne sul quadro
Archivio storico dell'Arte, Serie 2*, Anno III, fase. VI. 2
413
clie ora trovasi nella Galleria degli Ufi/i e che il catalogo attribuisce per errore al ciclo
di Sant'Orsola. Questa ricca e magnifica composizione mal si adatterebbe ad eseguirla ad
olio per quadri di così modesta proporzione come quelli della scuola degli Albanesi. Perciò
Carpaccio prese soltanto la parte destra e di questa scelse solamente senza cambiamenti le
figure principali. Carpaccio ne' disegni a mano varia spesso di tecnica.
I primi schizzi per la compilazione generale addimostrano i contorni eseguiti colla penna
LO SPOSALIZIO, DI V. CARPACCIO
(Fotografia Anderson)
con linee interrotte e tremolanti come semplici tentativi. Ciò che esige uno studio più accu-
rato, come studi di teste, tappezzerie e mani, forse dietro un modello, sono eseguiti su carta
tinti nella sostanza di un colore verdognolo; d'una qualità simile, Alberto Durer si serviva
durante il suo soggiorno in Venezia.
Le figure sono poi ombreggiate con arditi ed acuti tocchi di pennello con inchiostro
nero e lumeggiate con gesso bianco a strisce parallele, assumendo così un carattere d'una
ruvidezza geniale. Un foglio di tali studi eseguiti per singole figure e che si trova negli Ufìzi,
rappresenta figure di donne che Carpaccio poi univa in un gruppo nel secondo bel disegno
per la sua « Presentazione». Ancora una volta si vede un gruppo di tali donne sul quadro
Archivio storico dell'Arte, Serie 2*, Anno III, fase. VI. 2