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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 3.1897

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Fasc. VI
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Menotti, Mario: Van Dyck a Genova, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.19209#0481

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VAN DYCK A GENOVA 445

A nessun lavoro del Vati Dyck io meglio saprei paragonare questa tela radiosa ed
ineffabile, se non alla splendida Maria Luisa de Tassis, della Galleria Lichtenstein, che
ha fama d'essere il più bel ritratto di donna, che il Yan Dyck abbia mai eseguito.

VAN DYCK - IL CRISTO DELLA MONETA - Galleria del Palazzo Bianco, Genova

(Fotografìa A. Noack)

Come quella tela, il ritratto di Polissena è un trionfo della gamma argenteoperlata anche
nei. teneri vapori, che alitano nel fondo.

Una delicata colorazione trasparente, pallidissima, nuota intorno alla figura della bella
Spinola. Leggeri accenti di roseo appena sensibili sfiorano la delicatezza diafana della pelle
morbida e molle, quasi umida. Due sottili archi si disegnano impeccabili sul nitore della
fronte e proteggono due occhi vividi e profondi, attraverso i quali si legge la vita, il tur-
binar del pensiero, i sogni dell'amore, l'orgoglio di bella donna e di patrizia, l'elevatezza
del sentimento.

Archivio storico dell'Arte, Serie 2*, Anno III, fase. VI. C
 
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