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E. ROCCHI
* * *
Baccio Pontelli, insieme con i due da Majano (Giuliano e Benedetto), con Francesco
d'Angelo, detto il Cecca, con Giuliano Giamberti, assai probabilmente ebbe a maestro quel
Francesco di Giovanni « legnaiuolo, architetto e bombardiero, che per essere di gran per-
sona andava per tutto, ed esso stesso firmavasi col nome di Francione ».1 Come architetto
civile il Pontelli occupa un posto ben determinato nella storia dell'arte, e se la sua fama
ebbe forse a risultare inferiore al suo valore, secondo un'antica doglianza, ripetuta dal Promis,2
VEDUTA DELLA ROCCA D'OSTIA
ciò si deve al troppo gran numero di preclari architetti che sulla fine del secolo xv fiorirono
in Italia.
Come architetto militare, è da ricordare l'opera sua di direzione e di sorveglianza ai
lavori del forte di Civitavecchia, commessagli da Sisto IV con Breve del 27 luglio 1483 3
e riconosciuta anche dagli scrittori che hanno rivendicato ad altri il merito di quei lavori :
la sua nomina ad architetto e commissario per le rocche della Marca, conferitagli da Inno-
I Guglielmotti, Storia delle fortificazioni nella 2 Vita di Francesco di Giorgio Martini. Torino, 1841,
spiaggia romana, pag. 28. Ediz. ultima, 1887. 3 Questo documento, dove leggesi che « dilectus
II Vasari, nella Vita di Giuliano ed Antonio da San- filius Bartholomaeus Pontelli Florentinus» è mandato a
gallo, architetti fiorentini, nomina il Francione come vedere la rocca di Civitavecchia, è autentica conferma
maestro del primo. della riconosciuta ortografia del nome dell'artista.
E. ROCCHI
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Baccio Pontelli, insieme con i due da Majano (Giuliano e Benedetto), con Francesco
d'Angelo, detto il Cecca, con Giuliano Giamberti, assai probabilmente ebbe a maestro quel
Francesco di Giovanni « legnaiuolo, architetto e bombardiero, che per essere di gran per-
sona andava per tutto, ed esso stesso firmavasi col nome di Francione ».1 Come architetto
civile il Pontelli occupa un posto ben determinato nella storia dell'arte, e se la sua fama
ebbe forse a risultare inferiore al suo valore, secondo un'antica doglianza, ripetuta dal Promis,2
VEDUTA DELLA ROCCA D'OSTIA
ciò si deve al troppo gran numero di preclari architetti che sulla fine del secolo xv fiorirono
in Italia.
Come architetto militare, è da ricordare l'opera sua di direzione e di sorveglianza ai
lavori del forte di Civitavecchia, commessagli da Sisto IV con Breve del 27 luglio 1483 3
e riconosciuta anche dagli scrittori che hanno rivendicato ad altri il merito di quei lavori :
la sua nomina ad architetto e commissario per le rocche della Marca, conferitagli da Inno-
I Guglielmotti, Storia delle fortificazioni nella 2 Vita di Francesco di Giorgio Martini. Torino, 1841,
spiaggia romana, pag. 28. Ediz. ultima, 1887. 3 Questo documento, dove leggesi che « dilectus
II Vasari, nella Vita di Giuliano ed Antonio da San- filius Bartholomaeus Pontelli Florentinus» è mandato a
gallo, architetti fiorentini, nomina il Francione come vedere la rocca di Civitavecchia, è autentica conferma
maestro del primo. della riconosciuta ortografia del nome dell'artista.