Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

DOI issue:
Fasc. 3-5
DOI article:
Corrieri artistici dall'estero e dalle regioni italiane
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0222

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
r

CORRIERI ARTISTICI

DALL' ESTERO E DALLE REGIONI ITALIANE

Corriere di Francia.

Nelle ultime grandi vendite abbondarono gli og-
getti d'arte, le pitture, e soprattutto i disegni francesi
del secolo xvin, i (piali salirono a prezzi veramente
fantastici. Approfittando di questa moda, di questa
prevenzione straordinaria, tutti i collezionisti parigini
furono solleciti a vendere gli oggetti d' arte di quel-
l'epoca, messi insieme da essi con le cure di tutta la
vita. Per tal modo andarono già disperse le raccolte
Marmontel, Decloux, De Bryas, e ci si annunziano
prossime altre vendite, fra cui quella di una parte della
collezione del marcbese di Chennevières.

Gli amatori d'arte italiana dovranno aspettare il mese
prossimo per vedere belle esposizioni e belle vendite.
Intanto ne possiamo offrire qualche primizia, e pene-
treremo in una sala di scultura, che sta per essere
aperta al pubblico del Museo del Louvre, nella quale
sarà esposto un certo numero di oggetti acquistati o
regalati recentemente. La destinazione di questa sala
è provvisoria ; le età delle sculture variano fra il xiii
e la fine del xix secolo ; e le sculture provengono di
Francia, d'Italia e d'Olanda. Dall'Italia, di cui qui
vogliamo occuparci esclusivamente, derivano due bel-
lissimi bacini funerari, donati dal sig. Giulio Maeiet,
membro della Società degli Amici del Louvre. Il primo
proviene da Tortora, in Calabria, e figura un uomo e
una donna giacenti, che riposano il capo sullo stesso
cuscino, il quale porta le loro armi in ricamo, e hanno
i visi leggermente rivolti l'uno verso l'altro. L'uomo è
attempato, ha i capelli lunghi, un cappuccio sul capo e
indossa una tunica a pieghe dritte e a maniche gonfie,
ricadente fino al ginocchio sopra le brache. Le sue
mani sono incrociate sul ventre; e su di un libro, che
gli posa sul petto, si legge: Resurgam. La testa, come
quella della donna, è ancora nello stato di veglia. Gli
occhi sono aperti, L gote piene e i pomelli non si
allontanano dalla condizione normale.

La donna ha la testa ravvolta in un velo, e indossa,
come il marito, un vestito semplicissimo, leggermente
scollato, stretto alla vita e ricadente fino ai piedi in
lunghe pieghe diritte. Le maniche, larghe alla spalla,
sono chiuse all'avambraccio mediante bottoni, che,
negli intervalli, lasciano intravvedere la veste che vi
sta sotto. La mani incrociate sul petto premono un
libro, su cui sta scritto : Spes mea. Sopra queste due
figure si legge : Joanes Poncius de terra Turtura et
Sivilella Ruben de cìvitate Policastri conjuges viventes
sibi posuerunt; e al disotto: Ann. Sai. MDXXIIII.
Nessuna incorniciatura, nessun motivo decorativo o ar-
chitettonico rinchiude l'assieme delle figure o dell'iscri-
zione di questo bellissimo bacino : il carattere principale
è appunto la semplicità.

Non si può dire così del secondo bacino, la cui
parte decorativa, circondante la figura giacente, è ric-
chissima. Sotto un'ogiva, sormontata da un frontone
avente da ogni lato un orecchione traforato, sorretto
da colonne ritorte, sta disteso un cavaliere in armi. La
testa, coperta di berretta e leggermente inclinata a
sinistra, è adagiata sopra un cuscino riccamente tra-
puntato. Gli occhi sono chiusi ; e il viso esprime la tran-
quillità dolce del sonno. L'armatura è semplicissima,
fatta per la battaglia piuttosto che per la parata ; le
articolazioni sono difese da pezzi di maglia, e le mani,
inguantate di ferro, stanno incrociate sulla cintura.
Vicino a questo guerriero sono figurati due compagni,
certamente fedeli, della sua vita avventurosa. Alla
destra ha il pugnale, e la spada a sinistra. Ogni parte
del frontone superiore reca le armi del guerriero, e
un'iscrizione circolare è scolpita sull'orlo del bacino :
Hìcjacet corpus dui Marini magnifici militis oliej (?) dui
Johaìiis Cose de Neapolis qui obiit A. D. MCCCCXVIII
die XXVIII mensiis (sic) octubris.

In questa sala sta esposto un altro monumento sepol-
crale, di proporzioni più modeste : una testa di donna,
che si stacca da una conchiglia coronata di foglie. Si

i
 
Annotationen