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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 3-5
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Wilpert, Joseph: Un capitolo di storia del Vestiario
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0132

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GIUSEPPE WILPERT

nè la parola tunica, nè la voce toga gli sono veramente applicabili. La sciarpa dovrebbe
essere una trabea, come può dedursi dal fatto che Ausonio chiama gli abiti consolari una
volta palmata vestis, ed un'altra, in versi, trabea pietàque toga ». 1 Questa descrizione è, come
vedremo, inesatta. Qui subito avvertiamo che l'abito consolare non consta di due capi, ma
di tre. Il Mommsen, del resto, non ha inteso di dare un giudizio definitivo, avvertendo in
fine: « La cosa ha bisogno di ulteriore esame ».

Un tale esame è stato impreso dal Meyer nel suo utile scritto Zwei antike Elfenbein-
tafeln der K. Staatsbibliothek in Milnchen, stampato nel volume che l'Accademia delle scienze
di Baviera pubblicò in occasione del 250 anniversario dell'Istituto archeologico germanico.
Secondo il Meyer, il console indossa anzitutto un abito talare munito di maniche lunghe e
strette. Sopra questa veste, chiamata da lui Leibrock, egli vede una tunica che giunge fino
a mezza polpa ed è fornita di larghe aperture per la testa e per le braccia. Oltre questi
abiti il Meyer distingue ancora due pezzi di stoffa. L'uno partirebbe di sotto il braccio
destro, passerebbe allargandosi sulla spalla sinistra e riuscirebbe, attraversando il dorso, al

fianco destro, donde, coprendo il ventre, andrebbe a ter-
minare sull'avambraccio sinistro. L'altro pezzo, che si tro-
verebbe sotto quello ora descritto, consiste, a giudizio del
Meyer, in una larga striscia applicata al davanti della tunica
e corrente dall'orlo inferiore di questa, ora alla spalla destra
ed ora alla sinistra. Per provare che queste due strisce non
formano un sol pezzo, ma constano di due pezzi diversi, il
Meyer si mise alla ricerca di figure similmente vestite e vol-
genti il dorso allo spettatore. E ne trovò due: l'una sull'arco
di Costantino (fig. 3), l'altra nel dittico di Probiano (fig. 4).
In entrambi si scorge infatti una larga striscia che muove
dalla spalla sinistra terminando presso l'orlo della veste supe-
riore : prova manifesta, secondo il Meyer, della verità della
A B sua sentenza. Dunque il capo della prima striscia; da lui

„. „ T,XT ^p.T,,,. chiamata Umwurf, sarebbe fissato sotto il braccio destro,

Fig. 2a. — IN TOGATUS. J '

, , donde si partirebbe per fare il giro descritto; la seconda

A secondo 1 originale - B secondo ^ . .

Daremberg-Saglio. striscia sarebbe verosimilmente cucita sopra la tunica, for-

mando ad ogni modo un compenso del latus clavus dei sena-
tori. Basandosi sopra un testo di Lido, il Meyer chiama trabea tanto la sopravveste con la
striscia, quanto quella ch'egli appella Umwurf. 2

1 Th. Mommsen, RómischesStaatsrecht', 1,400, not. 1 :
« Die Denkmàler, insbesondere die consularischen
Diptychen... zeigen den Consul in einem gestickten
mit einem breiten Saum versehenen Aermelgewand,
worùber eine ebenfalls gestickte breite Scharpe uni
den Nacken geworfen mit beiden Enden bis auf die
Fùsse herabhangt, so dass das eine Ende mit dem
linken Arm wieder aufgenommen wird. Offenbar ist
das Aermelgewand die vestis palmata, wie sie jetzt
gewòhnlich heisst, und mit Recht, denn weder die
Begeichnung toga noch tunica sind darauf recht an-
wendbar. Die Scharpe dùrfte die trabea sein ; wenig-
stens fùhrt darauf, dass Ausonius die Consulargewan-
cier einmal... bezeichnet als palmata vestis und tra-
bea, sodann in Versen.. . als trabea pictaque togai>.

2 W. Meyer, Zwei antike Elfenbeintafeln, 23 seg. :
« Der Consul ist bekleidet zunachst mit einem Leibrock,

welcher bis zu den Fùssen und zum Halse reicht und
eng anliegende meist ornamentirte und bis zur Hand
gehende Aermel hat. Darùber eine Tunica, welche bis
zur Halfte des Schienbeines herabgeht, am Halse weit
ausgeschnitten ist und sehr weite Oeffnungen fùr die
Arme hat. Dann sicht man einen Streifen Zeug unter
der rechten Schulter ziemlich schmal hervorkommen
und sich verbreiternd auf die linke Schulter laufen.
Wiederum kommt von der rechten Seite ein Stùck
Zeug zum Vorschein, das iiber den Schooss lauft und
uber den linken Vorderarm fallt... Dasselbe ist un-
zweifelhaft die Fortsetzung jenes iiber die Brust laufen-
den Stùckes Zeug ; das Ganze also ein ziemlich leichter
Umwurf.. . Unter diesem Umwurfe lauft mitten auf
der Tunica vor der Brust herunter fast bis zum Ende
des unteren Leibrockes ein breiter Streifen; nach oben
lauft derselbe bald uber die linke, bald iiber die rechte
 
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