Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

DOI Heft:
Fasc. 3-5
DOI Artikel:
Wilpert, Joseph: Un capitolo di storia del Vestiario
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0145

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
UN CAPITOLO DI STORIA DEL VESTIARIO

103

abiti porta la palla contabulata, che è identica a quella della statua vaticana. Ciò che ab-
biamo detto della supposta ornamentazione di quest'ultima vale quindi anche della sua;
possiamo inoltre supporre che le due estremità, appartenenti al ristauro, erano ornate di
frangie. Maffei, 1 che pubblicò la statua con una bellissima stampa, la credette del principio
del secolo I, battezzandola per Agrippina maggiore. Non occorre dire che questa opinione
è del tutto arbitraria. La statua non rappresenta altro che la dea Isìs, o qualche sua sacerdo-
tessa. Per la bontà relativa del lavoro essa potrebbe essere opera del secolo I, e dovrà al
più tardi attribuirsi alla prima metà del
secolo 11.

3. Ci resta a trattare d'un gruppo
di monumenti alquanto posteriori, nei
quali apparisce non più la palla contabu-
lata, ma una semplice striscia. Tale stri-
scia, che per la sua forma e l'andamento
può essere ravvicinata al pallio sacro
figurato nelle pitture di sopra descritte
(pag. 100), si vede in una statua trovata
nell'anno 1883 2 a Carnuntum, presso
Vienna (fig. 21). Rappresenta una donna 3
che nella mano sinistra porta un bam-
bino nudo. Come le due statue prece-
denti, così anche questa è mutila: man-
cano la testa, il braccio destro e la parte
superiore del bambino. La donna veste
il ^tmv Tro^'^pr,; ed una tunica superiore,
probabilmente la dalmatica, la quale le
scende fino a mezza tibia. Sopra l'abito
superiore indossa una lunga striscia or-
lata e tutta coperta di ricami a spirali,
anche nella parte interiore. Il suo anda-
mento è il seguente: la prima estremità
monta dall'orlo inferiore della dalmatica
diritto alla spalla sinistra, passa dietro
il dorso alla spalla destra, scende davanti
fino sotto il petto e monta di nuovo alla
spalla sinistra, donde fa il giro descritto,
e scendendo fino al ventre si volta verso
il fianco sinistro, dove viene fissata e
ripiegata per scendere parallelamente alla
prima estremità fino all' orlo della dal-
matica. 4 Ai piedi porta il calceus di pelle fina da lasciar vedere la forma delle dita. Attorno
al collo ha uno stretto filo di perle con sotto una serie di anelli. Il valore artistico della

1 Statue di Roma, tav. 93. della figura. Questa strana interpretazione fu a ragione

2 Hauser, nelle Archàologisch-epigraphische Mit- rifiutata dai Kubitschek e Frankfurter, autori dell'opu-
theilungen, 1884, pag. 58. scolo Fùhrer durch Carnuntum (pag. 55).

3 Lo Studniczka, che per primo pubblicò la sta- 4 Questi abiti non furono capiti nè dallo Studniczka,
tua nelle Archàologisch-epigraphische Mittheilungen, nè conseguentemente dagli autori del Fuhrer durch
1884, tav. I, pag. 69 seg., propende a riconoscervi Carnuntum; il primo scrive (loc. cit., pag. 69) :« Ueber
l'imperatore Elagabalo in costume muliebre, viste le einer Tunica, die in ihrem unteren Theile knitterige
circostanze del trovamento e le forme piuttosto virili feine Falten wirft, liegt beide Schultern bedeckend

Fig. i5a. _ DITTICO ANONIMO.
Del vi secolo. Parigi, Biblioteca Nazionale.
 
Annotationen