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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 3-5
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Wilpert, Joseph: Un capitolo di storia del Vestiario
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0152

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no GIUSEPPE WILPERT

che la sopravveste, la toga o trabea, non ebbe mai a che fare col pallio sacro. Il nome
lorum (Xffipo?) poi, dato alla toga, 1 è per i primi sei secoli un anacronismo, come si deduce

A A1

Fig. 2oa. — STATUA ISIACA.
A di faccia; A1 di tergo. Prima metà del n secolo, proprietà dell'antiquario cav. Vitalini.

dai testi degli scrittori di quel periodo. Il cambiamento del nome ebbe luogo, ma più tardi,
e fu preceduto da un cambiamento della forma : la toga presso i Bizantini era diventata
una striscia più o meno larga, — un lorum, di guisa che di essa poco o nulla era rimasto. 2

1 Oltre i libri dei dotti moderni da noi già citati,
vedi Ducange, Glossarium mediae et infimae latini-
tatis s. v. Lorum. — Lo stesso, Dìssertatio de infe-
rioris aevinumismaiibusmei Glossarium, tom. X, 123. —
Du Fresne, Glossarium mediae et infimae graecitatis,
s. v. Awps;. — Stephanus, Thesaurus, s. v. Awpo:. —
Reiske, Commentari! ad Constant. Porph. de Ceremo-
niis aulae byzantinae, 659 seg. — Martin, Étoffes his-

torie'es nei Mélanges d* archeologie, d'histoire et de lit-
térature, I, 257 (nota).

2 Codesto lorum è visibile in un gran numero di
monete bizantine pubblicate dal Ducange (/Ustoria
byzantina) e citate dal Reiske nei Commentarli ad
Constant. Porphyr., 659 seg. Per la sua forma e il
modo di portarlo, esso prefigurava la sepoltura e ri-
surrezione di Nostro Signore. Vedi Reiske, loc. cit.,
 
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