IL ROTULO DI GIOSUÈ 223
la battaglia, nella quale « i figliuoli d'Israele fuggirono davanti alla gente di Gai, e la gente
di Gai percosse circa trentasei uomini». I guerrieri a sinistra colla soprascritta 1CPAHA1TAI
cominciano a ritirarsi, e lasciano stesi a terra cinque compagni colpiti dalle armi degli uomini
di Gai ANAPEC FA-I, i quali, usciti della città, che è rappresentata in fondo, respingono
valorosamente i nemici.
Dopo l'insuccesso della divisione mandata a Gai, Giosuè sta ginocchioni, e dietro di
lui i Sette Anziani sono prostrati con la faccia a terra (6). La destra di Dio prostesa dal cielo
c' indica che in questo
momento il Signore sta
parlando a Giosuè : « Gli
Israeliti hanno peccato ;
hanno trasgredito ilpat-
to che io avevo loro
comandato, ed hanno
preso anche dell'inter-
detto ... Io non sarò
con voi se non distrug-
gete fra voi l'interdet-
to ». Nella scena sus-
seguente (7), Achan,
che aveva rubato qual-
cuna delle spoglie di
Gerico, è giudicato da
Giosuè ; due soldati lo
scortano al luogo del
supplizio (8), dove è la-
pidato (tav. 2) insieme
co' suoi (9). Giosuè sta
novamente dinanzi al
Signore (10), che, dopo
la punizione del reo,
haperdonatoagliEbrei, Tav. 2a. — ROTULO DI GIOSUÈ
e promette di dar nelle Achan iapidato
loro mani il re di Gai.
Fiducioso nella promessa divina, tutto il popolo marcia verso Gai con Giosuè alla testa (11);
un quadro più esteso degli altri (12) ci mostra la battaglia, che finisce con l'occupazione
della città di Gai. Segue la cattura del re (13), che, condannato a morte da Giosuè (14), è
subito appiccato ad un legno (15). La nostra tav. 3 riproduce l'ultima scena della prospera
campagna (16): per ordine del Signore, Giosuè ha edificato sul monte Gaibal, OPOC FA1BAA,
un altare, sopra il quale sono offerti i sacrifici in segno di ringraziamento.
Dal Wickhoff e da altri il rotulo fu paragonato alle colonne storiate di Traiano e di
Marco Aurelio, erette per memoria delle guerre vittoriose che l'un imperatore riportò sui
Daci e l'altro sui Germani: il rotulo sembra essere un riflesso della pittura trionfale dei
Romani. Le colonne sono i monumenti più maestosi della scultura trionfale; i loro rilievi
infilano numerosissime scene delle diverse campagne, e la figura dell' imperatore è spesso
ripetuta. Per esempio, del viaggio fatto da Traiano nel secondo anno della prima guerra
(a. 102) per recarsi nel teatro delle operazioni militari, l'artista ha rappresentato tre momenti
nella scultura. 1 Avanti una città situata alla ripa di un fiume vediamo l'imperatore che
1 V. Santi Bartoli, Colonna Traiano,, tav. 23-26; Frohner, La colonne Trajane, pag. 57-66; Die Reliefs
der Trajanssàule, I, Taf. 25-26.
la battaglia, nella quale « i figliuoli d'Israele fuggirono davanti alla gente di Gai, e la gente
di Gai percosse circa trentasei uomini». I guerrieri a sinistra colla soprascritta 1CPAHA1TAI
cominciano a ritirarsi, e lasciano stesi a terra cinque compagni colpiti dalle armi degli uomini
di Gai ANAPEC FA-I, i quali, usciti della città, che è rappresentata in fondo, respingono
valorosamente i nemici.
Dopo l'insuccesso della divisione mandata a Gai, Giosuè sta ginocchioni, e dietro di
lui i Sette Anziani sono prostrati con la faccia a terra (6). La destra di Dio prostesa dal cielo
c' indica che in questo
momento il Signore sta
parlando a Giosuè : « Gli
Israeliti hanno peccato ;
hanno trasgredito ilpat-
to che io avevo loro
comandato, ed hanno
preso anche dell'inter-
detto ... Io non sarò
con voi se non distrug-
gete fra voi l'interdet-
to ». Nella scena sus-
seguente (7), Achan,
che aveva rubato qual-
cuna delle spoglie di
Gerico, è giudicato da
Giosuè ; due soldati lo
scortano al luogo del
supplizio (8), dove è la-
pidato (tav. 2) insieme
co' suoi (9). Giosuè sta
novamente dinanzi al
Signore (10), che, dopo
la punizione del reo,
haperdonatoagliEbrei, Tav. 2a. — ROTULO DI GIOSUÈ
e promette di dar nelle Achan iapidato
loro mani il re di Gai.
Fiducioso nella promessa divina, tutto il popolo marcia verso Gai con Giosuè alla testa (11);
un quadro più esteso degli altri (12) ci mostra la battaglia, che finisce con l'occupazione
della città di Gai. Segue la cattura del re (13), che, condannato a morte da Giosuè (14), è
subito appiccato ad un legno (15). La nostra tav. 3 riproduce l'ultima scena della prospera
campagna (16): per ordine del Signore, Giosuè ha edificato sul monte Gaibal, OPOC FA1BAA,
un altare, sopra il quale sono offerti i sacrifici in segno di ringraziamento.
Dal Wickhoff e da altri il rotulo fu paragonato alle colonne storiate di Traiano e di
Marco Aurelio, erette per memoria delle guerre vittoriose che l'un imperatore riportò sui
Daci e l'altro sui Germani: il rotulo sembra essere un riflesso della pittura trionfale dei
Romani. Le colonne sono i monumenti più maestosi della scultura trionfale; i loro rilievi
infilano numerosissime scene delle diverse campagne, e la figura dell' imperatore è spesso
ripetuta. Per esempio, del viaggio fatto da Traiano nel secondo anno della prima guerra
(a. 102) per recarsi nel teatro delle operazioni militari, l'artista ha rappresentato tre momenti
nella scultura. 1 Avanti una città situata alla ripa di un fiume vediamo l'imperatore che
1 V. Santi Bartoli, Colonna Traiano,, tav. 23-26; Frohner, La colonne Trajane, pag. 57-66; Die Reliefs
der Trajanssàule, I, Taf. 25-26.