MISCELLANEA
353
ap° a bon conto e per parte di urna credenza di vasi hi- tamente i diari dell'ospedale non parlano in altro luogo
storiati de Terra a me ordinata da M° Paulo Folcito di codesto vasellaro, e neppure ho potuto cercare fra i
pictor per il R° Cardinale de Lenoncourt suo padrone mandati di pagamento, i quali si conservano soltanto
la guai credenza prometto rendere in Urbino integra
eum incassatura per tutto il mese d'Aprile proximo da
uenir et in fede dicciò ho subscritto la presente de mia
mano proprio. In Roma in casa del detto M° Reginaldo
addi 2j de Gennaro 15so-
lo Alexandro de Urbino prometto per il detto Luca
gli detti scudi 20 son ben pagati. 1
Nella seconda metà del Cinquecento il raccolto dei
documenti è anche più ingente, ma non è qui il caso
di tener conto di codesta messe avventurosa. Soltanto
avendo trovato citata nel libro del Fortnum 2 una
maiolica con la leggenda «a dì 4 aprille 1579 fato in
botega de Antonio da Castelduràte in Roma», sono
lieto di far conoscere meglio questo artefice, aggiun- \
gendo che aveva bottega « sotto il monte della Tri-
nità » (piazza di Spagna), e che nel marzo 1573, in-
sieme con suo padre Francesco, dava a conto di danari
ricevuti in prestito « plura vasa et lances de maiolica
et alterius generis ».
In fine, nel diario complicato e quasi indecifrabile F;g- I4„-_
dell' ospedale di Sancta Sanctorum, ora esistente
presso l'Archivio di Stato di Roma, e precisamente dal 1520 in poi : però, coordinando notizie d'altre fonti,
nel registro « rosso», che comprende gli anni dal 1509 ho potuto stabilire la sua identità,
al 1513, mi riuscì fatto di trovare, a pag. 198 e 198A, In un documento in data 1517 un Leonardo, quon-
le partite che seguono, le quali risolvono definitiva- dam Giovanni fiorentino, vasaio, era testimone del
mente la quistione : contratto d'un prestito ricevuto da un suo compagno
di lavoro.1
Xpo . | . M. D . XIII. jn un ajtrQ documento, in data 1526, risulta che un
Dare : M° Lionardo vascellaro a navoni de dare
addj xxvi de marso 1513 due. sey ebe aiutanti per
parte de lavoro dato alo Spi.le per la Spitiaria come a
credito de mariano de ricci in questo a carte 177.
due. vi. b. —
Etiani de dare addi ij de magio 151 3 ducati dodici
e bolognini cinquanta doi quali sono per resto de lo la-
voro dato alla Spitiaria ebe Contanti da messer No-
centio Bachalua Camerario al suo libro a c. 67, al
nostro a c. 4.......due. xìj. b. lij-vìij.
Avere : M° Lionardo vascellaro de avere fino addj ...
de ... 1513 ducati diciotto e bolognini cinquantasette
qualj sono per li vasi fatti per la Spitiaria come sono
Conche grande n° ... pizzati da acqua n° ... a b. ...
l'uno.........due. xviij. s. lij. viii.
È chiaro dunque che i dodici vasi ora esistenti si
riferiscono a questo Lionardo, non trovandosi nei regi-
stri degli anni seguenti, fino allo scorcio del secolo xvi,
notizie di altri acquisti dello stesso genere. Sventura- Fig. i5*
1 a. Bertolotti, Artisti urbinati in Roma prima del sec. XVIII, 1 a. Bertolotti, Artisti bolognesi, ferraresi e alcuni altri dei
ed. 1881, pag. 37. già Stato pontificio in Roma nei secoli XV, XVI e XVII, ed. 1885,
2
Op. cit. Marks and monograms, pag. 78. pag. 89.
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ap° a bon conto e per parte di urna credenza di vasi hi- tamente i diari dell'ospedale non parlano in altro luogo
storiati de Terra a me ordinata da M° Paulo Folcito di codesto vasellaro, e neppure ho potuto cercare fra i
pictor per il R° Cardinale de Lenoncourt suo padrone mandati di pagamento, i quali si conservano soltanto
la guai credenza prometto rendere in Urbino integra
eum incassatura per tutto il mese d'Aprile proximo da
uenir et in fede dicciò ho subscritto la presente de mia
mano proprio. In Roma in casa del detto M° Reginaldo
addi 2j de Gennaro 15so-
lo Alexandro de Urbino prometto per il detto Luca
gli detti scudi 20 son ben pagati. 1
Nella seconda metà del Cinquecento il raccolto dei
documenti è anche più ingente, ma non è qui il caso
di tener conto di codesta messe avventurosa. Soltanto
avendo trovato citata nel libro del Fortnum 2 una
maiolica con la leggenda «a dì 4 aprille 1579 fato in
botega de Antonio da Castelduràte in Roma», sono
lieto di far conoscere meglio questo artefice, aggiun- \
gendo che aveva bottega « sotto il monte della Tri-
nità » (piazza di Spagna), e che nel marzo 1573, in-
sieme con suo padre Francesco, dava a conto di danari
ricevuti in prestito « plura vasa et lances de maiolica
et alterius generis ».
In fine, nel diario complicato e quasi indecifrabile F;g- I4„-_
dell' ospedale di Sancta Sanctorum, ora esistente
presso l'Archivio di Stato di Roma, e precisamente dal 1520 in poi : però, coordinando notizie d'altre fonti,
nel registro « rosso», che comprende gli anni dal 1509 ho potuto stabilire la sua identità,
al 1513, mi riuscì fatto di trovare, a pag. 198 e 198A, In un documento in data 1517 un Leonardo, quon-
le partite che seguono, le quali risolvono definitiva- dam Giovanni fiorentino, vasaio, era testimone del
mente la quistione : contratto d'un prestito ricevuto da un suo compagno
di lavoro.1
Xpo . | . M. D . XIII. jn un ajtrQ documento, in data 1526, risulta che un
Dare : M° Lionardo vascellaro a navoni de dare
addj xxvi de marso 1513 due. sey ebe aiutanti per
parte de lavoro dato alo Spi.le per la Spitiaria come a
credito de mariano de ricci in questo a carte 177.
due. vi. b. —
Etiani de dare addi ij de magio 151 3 ducati dodici
e bolognini cinquanta doi quali sono per resto de lo la-
voro dato alla Spitiaria ebe Contanti da messer No-
centio Bachalua Camerario al suo libro a c. 67, al
nostro a c. 4.......due. xìj. b. lij-vìij.
Avere : M° Lionardo vascellaro de avere fino addj ...
de ... 1513 ducati diciotto e bolognini cinquantasette
qualj sono per li vasi fatti per la Spitiaria come sono
Conche grande n° ... pizzati da acqua n° ... a b. ...
l'uno.........due. xviij. s. lij. viii.
È chiaro dunque che i dodici vasi ora esistenti si
riferiscono a questo Lionardo, non trovandosi nei regi-
stri degli anni seguenti, fino allo scorcio del secolo xvi,
notizie di altri acquisti dello stesso genere. Sventura- Fig. i5*
1 a. Bertolotti, Artisti urbinati in Roma prima del sec. XVIII, 1 a. Bertolotti, Artisti bolognesi, ferraresi e alcuni altri dei
ed. 1881, pag. 37. già Stato pontificio in Roma nei secoli XV, XVI e XVII, ed. 1885,
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Op. cit. Marks and monograms, pag. 78. pag. 89.