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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 6-9
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0430

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MISCELLANEA

37i

i monili d'una bella donna l'arricchiscono, la tecnica tozza e mal proporzionata; quella a destra è la porta
dello scalpello che l'ha formata (linguaggio che solo di San Pietro in Molitorio, opera di Baccio Pintelli, e,
imperfettamente può essere fonogra-
fato nei disegni), non è il latino clas-
sico dell'età di Augusto : è il latino
degli umanisti.

A me sembra che un semplice
sguardo alla massa generale della
porta di via del Gesù basti ad indi-
care che si tratta di un'opera del
Rinascimento ; la mostra è larga,
timide e piatte le modanature; alla
base della porta c'è il risvolto delle
membrature che anzi, invece di es-
sere tagliate verticalmente, termi-
nano profilate secondo una maniera
comune agli artisti toscani di quel-
l'epoca. Le qualità distintive delle
porte romane sono invece assoluta-
mente le opposte ; anche quando è
sovraccarica di ornati, la porta ro-
mana ha sempre una massa secca e
severa; le sue gole, i suoi gusci,
i suoi listelli hanno forti aggetti ed Fig. 4.

ombre recise ; quasi mai c' è ai piedi

il risvolto, che invece è la vera caratteristica dell'ar- a parte gli ornati, essa tiene una grande analogia con
chitettura del secolo xv, e l'unica eccezione che io la porta di via del Gesù per gli aggetti, la disposizione
conosca è quella della porta romana posta all'ingresso e le proporzioni delle membrature; la porta nel centro
della chiesa di Santa Maria in Trastevere. Non è del infine, è quella esistente in Vaticano al primo piano delle
resto questo il luogo per istituire un profondo confronto Logge di Raffaello, che forma la cornice al busto di Gio-
analitico tra i due stili. A determinare praticamente i vanni da Udine. Questa porta, che ha la sua gemina
caratteri distintivi mi è sembrato più opportuno dise- sorella in quella che adorna il salone del Palazzo di
gnarne alcuni esempi (vedi tav. seguente). Venezia, e sulla quale è stata modellata la porta che

Delle tre porte romane, quella a sinistra è la porta ora forma l'ingresso della piccola chiesa degli Ago-
dei tempio di Minerva ad Assisi, quella a destra è del nizzanti, è veramente splendida per massa e per deco-
tempio di Vesta in Tivoli, quella centrale è una porta razione; sul fregio ha inciso il nome di Leone X; nel-
l'architrave mostra, circondata dalle
insegne papali, l'arma dei Medici;
ma 1' identità colla porta del Pa-
lazzo di Venezia, la forma dello
stemma, e più ancora il fatto che
il periodo di Leone X ha segnato il
meriggio del Rinascimento, m'induce
a ritenere la porta delle Logge vati-
cane alquanto anteriore a Leone X,
sotto cui le forme ornamentali e
architettoniche avevano subito an-
cora un'evoluzione. L'iscrizione del

Fig.

'^^ftS^aa^^^^ P^^^^jyjQ^ fregio dev'essere stata incisa su di
■ — - ■ - un piano anteriormente nudo, e le

palle medicee furono ottenute sca-
ricchissima i cui resti mal ridotti formano l'ingresso di vando il rilievo di uno stemma preesistente. E una
una rimessa nella piazza Margana in Roma. Delle porte semplice ipotesi la mia, e non voglio attribuirle im-
del Rinascimento, la prima è una delle porte di San portanza veruna; ma ciò che nel caso presente ha
Giacomo degli Spaglinoli, ed ha così esagerate la lar- un vero interesse è l'affinità straordinaria che l'opera
ghezza della mostra e l'altezza del risvolto, da risultare nello spirito del suo insieme e dei suoi particolari,
 
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