402 STANISLAO FRASCHETTI
Dei due santi, quello a sinistra, che è forse San Francesco, presenta Carlo Illustre
genuflesso alla Vergine, ed è di lavoro assai rozzo, che rivela la cattiva maniera di qualche
aiutante. L'altra figura, che è forse Santa Chiara, ha il capo cinto di corona e reca un globo
nella sinistra e un rosario nella destra ; anche questa non è di perfetto lavoro, sì bene di ese-
cuzione rude e sommaria.
La sintesi del bel sepolcro dimostra l'esuberanza decorativa degli artefici toscani del
secolo xiv, ricco com'è di ben cinquantasette figure umane fra bassorilievi, altorilievi e
statue, oltre tutti gli altri ricchissimi motivi ornamentali.
III.
Del sepolcro di Maria di Valois.
Quel bellissimo monumento, situato vicino alla porta dell'antica sacrestia, che appare
.infisso e quasi sepolto nella parete, fra l'orgia delle cornici barocche, è stato oggetto d'infi-
nite dispute fra gli scrittori di storia napolitana.
La strana mancanza dell'epigrafe, consumata o radiata fin dal secolo XVI, ha fatto
sognare le più romantiche fantasticherie su quella purissima figura di principessa coronata
giacente su l'istoriata urna preziosa. Infatti, alcuni hanno voluto riconoscervi Agnese
d'Angiò, contessa di Gravina, madre di Carlo di Durazzo ; altri la regina Margherita, moglie
di Carlo III d'Ungheria; altri ancora Maria di Valois, sposa di Carlo Illustre, e altri final-
mente la regina Giovanna I.
Come si vede, le versioni non sono poche, e quest'ultima specialmente venne avvalo-
rata da un famoso epigramma latino che si volle far passare per l'iscrizione perduta, il quale
Santa Chiara. — Sepolcro dei Merloto
Dei due santi, quello a sinistra, che è forse San Francesco, presenta Carlo Illustre
genuflesso alla Vergine, ed è di lavoro assai rozzo, che rivela la cattiva maniera di qualche
aiutante. L'altra figura, che è forse Santa Chiara, ha il capo cinto di corona e reca un globo
nella sinistra e un rosario nella destra ; anche questa non è di perfetto lavoro, sì bene di ese-
cuzione rude e sommaria.
La sintesi del bel sepolcro dimostra l'esuberanza decorativa degli artefici toscani del
secolo xiv, ricco com'è di ben cinquantasette figure umane fra bassorilievi, altorilievi e
statue, oltre tutti gli altri ricchissimi motivi ornamentali.
III.
Del sepolcro di Maria di Valois.
Quel bellissimo monumento, situato vicino alla porta dell'antica sacrestia, che appare
.infisso e quasi sepolto nella parete, fra l'orgia delle cornici barocche, è stato oggetto d'infi-
nite dispute fra gli scrittori di storia napolitana.
La strana mancanza dell'epigrafe, consumata o radiata fin dal secolo XVI, ha fatto
sognare le più romantiche fantasticherie su quella purissima figura di principessa coronata
giacente su l'istoriata urna preziosa. Infatti, alcuni hanno voluto riconoscervi Agnese
d'Angiò, contessa di Gravina, madre di Carlo di Durazzo ; altri la regina Margherita, moglie
di Carlo III d'Ungheria; altri ancora Maria di Valois, sposa di Carlo Illustre, e altri final-
mente la regina Giovanna I.
Come si vede, le versioni non sono poche, e quest'ultima specialmente venne avvalo-
rata da un famoso epigramma latino che si volle far passare per l'iscrizione perduta, il quale
Santa Chiara. — Sepolcro dei Merloto