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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 10-12
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Fraschetti, Stanislao: I sarcofagi dei reali angioini in Santa Chiara di Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0470

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/ SARCOFAGI DEI REALI ANGIOINI IN S. CHIARA DI NAPOLI

incrociate mestamente sul petto, mentre il settimo le ha chiuse, in attitudine di abbandono
e di rassegnazione, nelle ampie maniche monacali. Sono certo curiosissime le facce dell'ot-
tavo e del nono, quasi unite nel tenue rilievo, e così pure il gesto ridevole di dolore del
penultimo, che reca le mani nelle maniche amplissime, e quello pieno di mollezza e di santità
dell'ultimo, che porta familiarmente la mano su la spalla del compagno nella comunione
dolorosa.

Codesto bassorilievo, che è ripetuto, come s'è visto, anco neh1' altro sepolcro di Tino
da Siena, appare di leggiadrissima fattura e di una finezza nova, piena di grazia.

Su l'alto del padiglione, sotto la pioggia di viole e di gemme del cielo azzurro lumeg-
giato di vivissimi gigli, si erge la Vergine fiancheggiata da due personaggi mistici, di cui
1' uno le presenta la principessa serenissima. Questo gruppo è di un lavoro rozzo e pomposo,
e appare eccessivamente sudicio e annerito. La Madonna sul trono regge il bimbo con la
sinistra, mentre con la destra si tocca la gonna in un atto ampio e regale. A manca una
santa coronata, forse la vergine Chiara, dalla veste fiorita di petali d'oro, reca una mano
al petto e accenna alla Madre angelica la figurina dalla gonna gigliata, genuflessa a' suoi
ginocchi. A destra un santo vescovo, superbo nella mitria e nel piviale consparso di gigli,
si leva in attitudine assai singolare e suggestiva.

Nel sepolcro ornatissimo fu tumulata la spoglia di Maria di Valois, la quale vi stette
soltanto qualche anno, poiché nel novembre del 1336 — certamente dietro richiesta de'con-
sanguinei — venne tolta e trasportata in Francia. Esiste infatti nel registro angioino 1338
una nota di spese, nella quale è contemplato un pagamento « prò predo panni aurei prò
translatione corporis q.m Marie Ducisse Calabrie ».

Sepolcro di Roberto d'Angiò. Il baldacchino trionfale
 
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