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STANISLAO FRASCHETTI
Sepolcro di Roberto d'Angiò
La « Carità » nei pilastri allegorici
l'alto da strisce latitudinali, forse aggiunte poste-
riormente, e, in basso, nella solita striscia colo-
rata, si legge: REGINA JOHANN A.
L'iscrizione, intatta nelle figure accennate,
manca nell'ultima nicchia a sinistra, dove ap-
pare effigiato un giovinetto principe, col capo
coperto dal solito berretto, che ha sul fondo
lo stemma intero col rastrello e i gigli angioini.
Codesta figura, che non fu identificata da al-
cuno, io credo di poter precisare per l'effigie
di Ludovico, secondogenito di Roberto, pro-
creato con Violanta, nel 1301, e morto di ap-
pena nove anni, nel 1310. Il giovine angioino
veste una cappa fanciullesca che si arrotonda
a collare su le spalle e scopre i piedi: reca un
libro nelle mani, forse simbolo degli studi a cui
era rivolto quando la morte lo incolse, ed ha
lo stemma in tutto simile a quello del fratello
Carlo.
Su la faccia laterale destra dell'urna gran-
diosa, sotto altre nicchie, in continuazione della
solenne adunata della faccia principale, si ve-
dono due picciole figure di bimbi angioini.
La prima, come appare dalla iscrizione: DO-
MINVS LVDOVICVS, raffigura il figlio di
Carlo di Durazzo e di Maria, figlia postuma di
Carlo Illustre, morto in tenerissima età nel
14 gennaio del 1344, nel tempo cioè in cui si
scolpivano i primi marmi del sepolcro.
La seconda figuretta infantile, che ha l'iscri-
zione abrasa, rappresenta il figlio di Carlo Illu-
stre e di Maria di Valois, chiamato Martino,
morto di pochi giorni c raffigurato anche, come
s'è visto, sul sarcofago di sua madre.1 Su la
faccia laterale sinistra dell'arca sono rappresen-
tate due fanciulle reali, le quali raffigurano le
due Marie, figlie di Carlo Illustre, pure ritratte
insieme col fratello Martino e con la sorella
Giovanna su l'urna della loro genitrice.
L'una nacque nel 1326 e morì appena rice-
vuto il battesimo, e l'altra, nata dopo la morte
del padre, nel 1329, divenne duchessa di Du-
razzo : al tempo dell' inizio de' lavori del monu-
mento ella non aveva più di quattordici anni
di età.
Tutte codeste figurine sono dure ed eseguite
con mezzi scarsi pur essendo ricche di una
certa eleganza di disegno e di un'evidenza per-
fetta delle forme ignude, sotto la gonna sottile,
1 II Bertaux scrisse Ludovico figlio di Lud. invece che Carlo di Durazzo, ma questa è certamente una inesattezza.
STANISLAO FRASCHETTI
Sepolcro di Roberto d'Angiò
La « Carità » nei pilastri allegorici
l'alto da strisce latitudinali, forse aggiunte poste-
riormente, e, in basso, nella solita striscia colo-
rata, si legge: REGINA JOHANN A.
L'iscrizione, intatta nelle figure accennate,
manca nell'ultima nicchia a sinistra, dove ap-
pare effigiato un giovinetto principe, col capo
coperto dal solito berretto, che ha sul fondo
lo stemma intero col rastrello e i gigli angioini.
Codesta figura, che non fu identificata da al-
cuno, io credo di poter precisare per l'effigie
di Ludovico, secondogenito di Roberto, pro-
creato con Violanta, nel 1301, e morto di ap-
pena nove anni, nel 1310. Il giovine angioino
veste una cappa fanciullesca che si arrotonda
a collare su le spalle e scopre i piedi: reca un
libro nelle mani, forse simbolo degli studi a cui
era rivolto quando la morte lo incolse, ed ha
lo stemma in tutto simile a quello del fratello
Carlo.
Su la faccia laterale destra dell'urna gran-
diosa, sotto altre nicchie, in continuazione della
solenne adunata della faccia principale, si ve-
dono due picciole figure di bimbi angioini.
La prima, come appare dalla iscrizione: DO-
MINVS LVDOVICVS, raffigura il figlio di
Carlo di Durazzo e di Maria, figlia postuma di
Carlo Illustre, morto in tenerissima età nel
14 gennaio del 1344, nel tempo cioè in cui si
scolpivano i primi marmi del sepolcro.
La seconda figuretta infantile, che ha l'iscri-
zione abrasa, rappresenta il figlio di Carlo Illu-
stre e di Maria di Valois, chiamato Martino,
morto di pochi giorni c raffigurato anche, come
s'è visto, sul sarcofago di sua madre.1 Su la
faccia laterale sinistra dell'arca sono rappresen-
tate due fanciulle reali, le quali raffigurano le
due Marie, figlie di Carlo Illustre, pure ritratte
insieme col fratello Martino e con la sorella
Giovanna su l'urna della loro genitrice.
L'una nacque nel 1326 e morì appena rice-
vuto il battesimo, e l'altra, nata dopo la morte
del padre, nel 1329, divenne duchessa di Du-
razzo : al tempo dell' inizio de' lavori del monu-
mento ella non aveva più di quattordici anni
di età.
Tutte codeste figurine sono dure ed eseguite
con mezzi scarsi pur essendo ricche di una
certa eleganza di disegno e di un'evidenza per-
fetta delle forme ignude, sotto la gonna sottile,
1 II Bertaux scrisse Ludovico figlio di Lud. invece che Carlo di Durazzo, ma questa è certamente una inesattezza.