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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 10-12
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Fraschetti, Stanislao: I sarcofagi dei reali angioini in Santa Chiara di Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0484

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/ SARCOFAGI DEI REAII ANGIOINI IN S. CHIARA DI NAPOIT 425

così diversa dalla rivestitura pesante delle
statue di Tino da Siena.

Inferiormente il bel sarcofago è fre-
giato di cassettoni dove, su fondo azzurro,
appaiono incrostati infiniti gigli e croci
di Gerusalemme.

Nell'arca spaziosa è sepolta la spoglia
del grande monarca — delizia delle lettere
e delle arti — nato nel 1278, asceso al
trono nel 1309, alla morte di suo padre
Carlo II, e morto il 20 gennaio del 1343.

I Pilastri allegorici. — Sono due
ed appaiono disposti a sostegno del pe-
sante sarcofago, riccamente ornati di fo-
gliami nei capitelli, di eleganti modanature
nelle basi e di sfaccettature e di statue in
altorilievo nei fusti massicci. Misurano
complessivamente m. 2.50 di altezza, divisi
in m. 0.80 nel capitello; m. 1.25 nelle statue
e m. 0.45 nelle basi erette sui larghi plinti.

I pilastri posteriori, sezionati a metà,
sono infissi nel muro e appaiono sciupati
e anneriti nelle diverse facce e negli alti
capitelli turgidi di fogliami accartocciati.
Il fusto di quelli anteriori è occupato da
tre statue di allegorie religiose, simboleg-
giate da mistiche damigelle, che recano
sul volto la grazia e la dolcezza dell'anima.

Codeste imagini, deliziose d'ineffabile
dolcezza, come già osservai per quelle del
sepolcro di Carlo, non sono già isolate e
per così dire autonome allegorie religiose,
sì bene hanno uno stretto vincolo l'una
con l'altra, raffigurando le Virtù cardinali
e quelle teologali, rimanendone esclusa,
per le esigenze decorative, la rappresen-
tazione della Speranza. 1

Le dolcissime figure sono in verità
assai migliori delle altre disposte sul fondo
lumeggiato d'oro del padiglione mortua-
rio; e, se quelle appaiono nobili ed au-
stere nella loro gravità meravigliosa, que-
ste, co' grandi occhi soavissimi, illustrati
da un arcano fervore, rassembrano gau-
diose imagini di pietà e di bellezza. Hanno
le forme lisce e rotonde senza asprezze
e senza angolosità; i panneggi finissimi,
profondamente incavati, hanno già quasi Sepolcro di Roberto d'Angiò

una delicatezza e una larghezza di fattura La « Fede » nei pilastri allegorici

1 Codeste figurazioni non furono mai identificate. Il agevolmente vedere, giudicò imperfettamente ch'esse
Bertaux, limitando l'esame alle due che sole si possono potessero raffigurare la Religione e la Carità. (Op. cit.).

L'Arte. I, 55.
 
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