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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 10-12
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Fraschetti, Stanislao: I sarcofagi dei reali angioini in Santa Chiara di Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0494

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/ SARCOFAGI DEI RE ALT ANGIOINI IN S. CHIARA DI NAPOLI

monumento medesimo alle figurazioni stranissime del sepolcro di Agnese e Clemenza d'Angiò,
e vi si troveranno l'identico spirito fiero e terribile, gli stessi aspetti di tragici agonizzanti,
il medesimo orribile ghigno de' ceffi diabolici.

Pare che il monumento sia stato eretto per allogazione della regina Margarita, la quale
ascese il trono col marito Carlo della Pace nel 1382 e morì nel 1412.

Agnese, figlia di Maria e di Carlo di Durazzo, andò primamente in isposa a Can della
Scala, signore di Verona, e poi a Giacomo del Balzo, principe di Taranto e imperatore di

Sepolcro dei Penna. L'arca

Costantinopoli. La sorella Clemenza, con la quale ella divide l'avello prezioso, si spense nel
fiore della verginità nel 1370.

Ecco l'epigrafe esistente su la tomba ornatissima :

HIC IACENT CORPORA ILLVSTRISSIMARVM DOMINARVM DOMINAE
AGNETLS DE FRANCIA IMPERATRICIS CONSTANTINOPOIJTANAE, AC VIR-
GINIS DOMINAE CLEMENTIAE DE FRANCIA FILIAE QVONDAM PRINCIPLS
DOMINI CAROLI DE FRANCIA DVCIS DVRACII. 1

Il monumento. — Se bene arieggi nella struttura generale il concetto d'arte vagheg-
giato dagli artefici toscani del Trecento, questa stranissima opera accusa una completa e
quasi stizzosa emancipazione dalle deliziose forme fiorentine. Vi si rileva infatti un' impe-
tuosa rudità retrograda improntata ad uno sprezzo profondo per le trionfanti forme del
primo Rinascimento, per le sante imagini serene, per la pace piissima de' volti augusti, per
lo spiritualismo, infine, della concezione mistica, retaggio grande della nova arte italiana.

1 Da quel che qui si riporta si capisce subito in
quale gravissimo errore cadono coloro che, come il
Perkins e il Bertaux, scambiano Agnese di Durazzo
con Agnese di Perigord, figlia di Arcombaldo, conte
di Perigord, e di quella Brunissenda de Foix, che ebbe

tanto impero sul cuore di Clemente V. Agnese di Pe-
rigord, tanto esaltata dal Boccaccio per la sua bel-
lezza rarissima, entrò nella Corte angioina maritandosi
a Giovanni d'Angiò, duca di Durazzo.
 
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