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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 10-12
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Corrieri atristici dall'estero e dalle regioni italiane
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0517

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CORRIERI ARTISTICI

Boccaccino, la nobile nota pittura del Caroto. La
mensa arcivescovile di Vercelli diede 1' « Adorazione
de'Magi » di Girolamo Giovenone ; l'avvocato Bosio,
di Chieri, un altro Defendente, e le sorelle Salati, di
Craveggia, un altro ancora. Da Santena, Giuseppe
Sachis inviò una tavoletta, rappresentante la Madonna
col Bambino, opericciuola probabile dello Spanzotti,
maestro del Sodoma.

Infine, l'Istituto di belle arti di Vercelli offerse una
tavola di Girolamo Giovenone, segnata : HIERONIMI |
IVVENONIS | OPIFICIS, e il pittore Calderini due
puttini musicanti a monocromato, attribuiti a Gau-
denzio Ferrari, certamente parte di una decorazione,
a cui pure appartennero altri quattro fanciulli in atto
di sonare, cbe si conservano presso la famiglia Vol-
pato in Roma. E queste pitture piemontesi si trova-
vano in mezzo a cattive cose, a copie e a quadri spe-
lacchiati e ridipinti, che parevano i rifiuti della bot-
tega d'un rigattiere. Ma consolava di vedere in una
stanza vicina, in buon ordine, libri miniati, tra i più
belli che vantino la Biblioteca di Torino e le altre Bi-
blioteche d'Italia. Sarebbero bastati, per non citare
altri, i codici bizantini di Parma e della Biblioteca uni-

Mentre il pubblico si preparava ad accorrere alla
Esposizione, la Pinacoteca di Torino si mise a nuovo,
e godo di avervi contribuito co'miei consigli. Non è
più la quadreria di un anno fa, che pareva non ricca
perchè incomposta, ma una Galleria veramente degna
della magnificenza sabauda. Tutto è disposto bene, con
intelletto d'arte, dal direttore della Pinacoteca, Ales-
sandro Bandi di Vesme, che con grande ardore ha
compiuto studi per farsi ragione di ogni quadro, per
conoscerlo intimamente, prima di assegnargli questo
o quel nuovo posto. È un volume di storia dell'arte,
tutto bene e logicamente distinto in libri e capitoli,
che il Vesme ha formato mettendo in assetto la Gal-
leria a cui è degnamente preposto. Un'osservazione
sola gli facciamo, e cioè che sarebbe stato utile, se-
condo i miei consigli, collegare tutte le produzion1
del Rinascimento, di qualunque scuola fossero, e non
seguire da capo a fondo l'evoluzione di una scuola
regionale, per ricominciare poi a seguire nello stesso
modo quella di un'altra. Ogni stanza doveva essere
bensì dedicata a un periodo e a una scuola regionale
d'arte; ma nelle stanze consecutive dovevansi volgere
le altre scuole nelle loro forme contemporanee. Ne

versitaria di Messina, e il codice miniato a metà del
secolo xrv da un artista napoletano di singolarissimo
valore, per fare l'onore di qualsiasi raccolta.

sarebbe risultata una unità generale più evidente, un'ar-
monia nell'insieme più grande. Avremmo seguito il
corso del tempo e dell'arte, studiando tutta la Gal-
 
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