PAOLO II E L'ARTE
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questa relazione è ricordata la buona memoria del car- parla di papa Alessandro VII « che Dio conservi longo
dinaie M. A. Bragadin, morto nel 1658 (cfr. Forcella, «tempo» (pagg. 179 e 180). Alessandro VII morì
Iscrizioni di Roma, voi. IV, n. 846), mentre vi si nel 1667.
La chiesa — dice la relazione —• « è di struttura antica e sotterranea, calandosi dal
, Portico al piano d’essa con numero di 8 scalini, e con altrettanti si salisce in fino all’altar
« maggiore, sopra del quale si conserva tuttavia la Cupola, o Padiglione antico, sostenuto
« da quattro colonne di porfido e con suoi architravi di marmo intagliati, e come anco nella
«Tribuna si conserva l’opera musiva»... E dopo avere enumerato le opere recenti, rese
necessarie dall’incuria del secolo precedente, « essendo la chiesa ridotta in maggior parte a
Fig. 3 — Roma, Chiesa di S. Marco. Facciata (Fotografia Moscioni).
« non potersi più officiare », e consistenti principalmente « nelli tre archi doppi scoperti sopra
«l’organo e loggia del Palazzo sopra il portico», in «stucchi e festoni dorati, con li quali
« è stata rivestita da alto a basso insieme con le navate laterali, cornicione attorno, e sotto
«di esso li 12 apostoli pure di stucco collocati ne’ suoi nicchi corrispondenti alli pilastri e
« tramezzati con quadri grandi di pittura in muro », nel rinnovato pavimento « di marmi
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questa relazione è ricordata la buona memoria del car- parla di papa Alessandro VII « che Dio conservi longo
dinaie M. A. Bragadin, morto nel 1658 (cfr. Forcella, «tempo» (pagg. 179 e 180). Alessandro VII morì
Iscrizioni di Roma, voi. IV, n. 846), mentre vi si nel 1667.
La chiesa — dice la relazione —• « è di struttura antica e sotterranea, calandosi dal
, Portico al piano d’essa con numero di 8 scalini, e con altrettanti si salisce in fino all’altar
« maggiore, sopra del quale si conserva tuttavia la Cupola, o Padiglione antico, sostenuto
« da quattro colonne di porfido e con suoi architravi di marmo intagliati, e come anco nella
«Tribuna si conserva l’opera musiva»... E dopo avere enumerato le opere recenti, rese
necessarie dall’incuria del secolo precedente, « essendo la chiesa ridotta in maggior parte a
Fig. 3 — Roma, Chiesa di S. Marco. Facciata (Fotografia Moscioni).
« non potersi più officiare », e consistenti principalmente « nelli tre archi doppi scoperti sopra
«l’organo e loggia del Palazzo sopra il portico», in «stucchi e festoni dorati, con li quali
« è stata rivestita da alto a basso insieme con le navate laterali, cornicione attorno, e sotto
«di esso li 12 apostoli pure di stucco collocati ne’ suoi nicchi corrispondenti alli pilastri e
« tramezzati con quadri grandi di pittura in muro », nel rinnovato pavimento « di marmi