AFFRESCHI DEL PITTORE DELLE VELE DI ASSISI
27
fusione nella « Storia » del Cavalcasene aumenta per una nota pubblicata a poche pagine
di distanza, nella quale si discorre dell’impronta degli affreschi propria « di artista, che l’ispirò
alle opere del maestro fiorentino (Giotto, di cui si parla replicatamente nella nota stessa),
quantunque sia dozzinale l’esecuzione ». Come sempre nell’opera del Cavalcasene, qui pure
Fig. 3 — Maestro delle Vele d’Assisi : Annunciazione. Jesi, San Marco.
si può scorgere, traverso le contraddizioni, il criterio giusto e sicuro. Alla scuola di Giotto
il Cavalcasene assegnava dunque le insigni pitture, e a quella scuola appartengono senza
dubbio. Il ricordato Angelucci stesso le diceva di scuola giottesca del secolo xiv e forse
della prima metà. E che tali sieno pensammo quando monsignor Annibaldi, illustratore
degli affreschi, ci chiese del nostro parere, che si compiacque di far noto nel periodico
Picenum con le nostre stesse parole: trattarsi « di un discepolo assai prossimo a Giotto ».2
2 Cesare Annibaldi, La Chiesa di San Marco di sentante la Santa Chiesa dì Loreto in Pìcenum. Lu-
Jesi e i suoi affreschi giotteschi tra cui uno rappre- glio MCMX.
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fusione nella « Storia » del Cavalcasene aumenta per una nota pubblicata a poche pagine
di distanza, nella quale si discorre dell’impronta degli affreschi propria « di artista, che l’ispirò
alle opere del maestro fiorentino (Giotto, di cui si parla replicatamente nella nota stessa),
quantunque sia dozzinale l’esecuzione ». Come sempre nell’opera del Cavalcasene, qui pure
Fig. 3 — Maestro delle Vele d’Assisi : Annunciazione. Jesi, San Marco.
si può scorgere, traverso le contraddizioni, il criterio giusto e sicuro. Alla scuola di Giotto
il Cavalcasene assegnava dunque le insigni pitture, e a quella scuola appartengono senza
dubbio. Il ricordato Angelucci stesso le diceva di scuola giottesca del secolo xiv e forse
della prima metà. E che tali sieno pensammo quando monsignor Annibaldi, illustratore
degli affreschi, ci chiese del nostro parere, che si compiacque di far noto nel periodico
Picenum con le nostre stesse parole: trattarsi « di un discepolo assai prossimo a Giotto ».2
2 Cesare Annibaldi, La Chiesa di San Marco di sentante la Santa Chiesa dì Loreto in Pìcenum. Lu-
Jesi e i suoi affreschi giotteschi tra cui uno rappre- glio MCMX.