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MARIO SALMI
(ricorda i putti del Pinturicchio e dei suoi seguaci, ma nel pittore aretino è assai più disin-
volto) innalza la destra per benedire. I volti sono trattati con minuziosa cura da miniatore,
le carni pendono al giallo, le pieghe delle vesti sono più naturali. Si osservino, sopra a tutto,
nelle facce dei due beati i radi capelli che tracciano nelle teste calve l’ampia tonsura, le
rughe della fronte e intorno al naso, le barbe dipinte con tecnica minuta, e il diligente ornato
del trono ed il paesaggio, e si vedrà elle in Angelo di Lorentino influì il Bartolomeo della Gatta
della prima maniera, il quale col suo fare da alluminatore, oltre che le due tavole della Pina-
Fig. i — Angelo di Lorentino : La Madonna e due Santi
Arezzo, Chiesa di San Bernardo (Fot. Alinari).
coteca, aveva dipinto la lunetta, della porta di san Bernardo, d’onde evidentemente deriva la
pittura della sacrestia, che pur se ne differenzia nella diversa intonazione delle figure, in una
dolce espressione di calma, e nella gaiezza del bambino. Sotto il trono sta scritto: INTACTA
NESCIENS VIRI VERBO CONCEPII FILIVM e più in basso semicancellati appariscono
rispettivamente sotto i santi: S. BENEDIOTVS (ABB)AS e S. BERNARDVS e nel centro
la data M.D.X.II.
Presso a poco a questo tempo debbono appartenere tre lunette nel chiostro della ex-Badia
di santa Fiora e Lucilla sempre in Arezzo, nelle quali si notano le stesse caratteristiche
tecniche, gli stessi colori e la medesima intonazione mistica equilibrata, che già osservai.
In una sono due Sante a mezzo busto vestite dell’abito domenicano e nel fondo un paesaggio
MARIO SALMI
(ricorda i putti del Pinturicchio e dei suoi seguaci, ma nel pittore aretino è assai più disin-
volto) innalza la destra per benedire. I volti sono trattati con minuziosa cura da miniatore,
le carni pendono al giallo, le pieghe delle vesti sono più naturali. Si osservino, sopra a tutto,
nelle facce dei due beati i radi capelli che tracciano nelle teste calve l’ampia tonsura, le
rughe della fronte e intorno al naso, le barbe dipinte con tecnica minuta, e il diligente ornato
del trono ed il paesaggio, e si vedrà elle in Angelo di Lorentino influì il Bartolomeo della Gatta
della prima maniera, il quale col suo fare da alluminatore, oltre che le due tavole della Pina-
Fig. i — Angelo di Lorentino : La Madonna e due Santi
Arezzo, Chiesa di San Bernardo (Fot. Alinari).
coteca, aveva dipinto la lunetta, della porta di san Bernardo, d’onde evidentemente deriva la
pittura della sacrestia, che pur se ne differenzia nella diversa intonazione delle figure, in una
dolce espressione di calma, e nella gaiezza del bambino. Sotto il trono sta scritto: INTACTA
NESCIENS VIRI VERBO CONCEPII FILIVM e più in basso semicancellati appariscono
rispettivamente sotto i santi: S. BENEDIOTVS (ABB)AS e S. BERNARDVS e nel centro
la data M.D.X.II.
Presso a poco a questo tempo debbono appartenere tre lunette nel chiostro della ex-Badia
di santa Fiora e Lucilla sempre in Arezzo, nelle quali si notano le stesse caratteristiche
tecniche, gli stessi colori e la medesima intonazione mistica equilibrata, che già osservai.
In una sono due Sante a mezzo busto vestite dell’abito domenicano e nel fondo un paesaggio