BlELIO GRAFIA
*59
stesso Verrocchio, e collocata tra le opere della prima ma-
niera del maestro e precisamente tra la Resurrezione di Villa
Careggi e il Fanciullo con delfino o il David, un po’ prima
del 1470.
77. Foville (de Jean) Sperandio, sculpteur et mé-
dailleur mcintonan. — Paris, 1910. In 8°, pag. 64.
L’autore raccoglie le notizie relative a lo Sperandio che
specialmente viene illustrato quale medaglista. Avremmo de-
siderato una più attenta disamina dell’opera di scultore e
specialmente una critica sopra certe attribuzioni insostenibili
come ad esempio sul busto di Nicolò Barbazzi in San Pe-
tronio, il quale non è se non una ricostruzione del busto
del giureconsulto fatta col mezzo de la Medaglia de lo .Spe-
randio, per ornamento del ricordo marmoreo Cinquecen-
tesco. Ad ogni modo questa monografia segna un progresso
su le altre scritte fuori d’Italia anche su quella di Alo'iss
Haiss.
78. Malamani (Vittorio) Canova.— Milano. In 8°,
pag. 370.
L’autore ha raccolto con ogni diligenza notizie relative
al Canova, così che sembra nel leggere il suo volume di
seguire passo per passo il grande scultore. Qualche volta
l’autore pensa di discorrere dell’artista e allora veramente
gli manca il senso critico necessario : ad ogni modo il libro
è pregevole ed utilissimo per lo studio del grande maestro.
79. Migeon (Gaston) Les bronzes italiens de la Re-
naissance de la Collection Thiers. (La Revue de Vart
ancien et moderne, juillet, 1910, pag. 5-16).
Illustra con attribuzioni imprecise e non sempre accetta-
bili — la più parte son fatte a quella scuola padovana pe-
ricolosamente famosa — gli oggetti d’arte di bronzo della
collezione Thiers che hanno trovato una collocazione spe-
ciale in una vetrina del Louvre.
80. Mussi (can. dott. Luigi) Un monumento sepol-
crale del secolo XVI nel Duomo di Massa. (Rivista
d’arte: Opere d’arte ignote o poco note, VII, 1910,
pag. 88-90).
Sono disecta membra, raggruppati a casaccio, dopo parec-
chi vandalismi, nella cappella che, su disegno del carrarese
Bergamini (secolo xvrr), si fecero costruire per raccogliere
le ossa dei loro morti i principi Cybo Malaspina, nella chiesa-
cattedrale di S. Francesco di Assisi in Massa.
Il monumento sepolcrale di cui si occupa il M., è a’ piedi
di. quello del duca Lorenzo Cybo, (dovuto questo, secondo
il M., a un artista carrarese del secolo xvi) e rappresenta
la marchesa Eleonora Malaspina, figlia di Antonio II e Lu-
crezia d’ Este, sposa del conte Fieschi di Lavagna, e morta
nel 1515.
E una figura giacente, tutta in marmo, coperta di lungo
velo con finissime increspature, opera di Pietro Aprile da
Carona. Della giustezza della identificazione e dell’attribu-
zione ci fan fede un atto stipulato per tale monumento tra
il magnifico conte Scipione Fieschi e Pietro di Carona nella
rocca di Massa dal notaro Ghirlanda nel marzo del 1517.
Al Campori, che ricercava il monumento in tutta la sua
primitiva magnificenza, è sfuggito questo avanzo, certo il
più importante, che, essendo di fattura cinquecentesca, non
può ritrarre, come altri pretendono, Veronica Cybo, vissuta
nel seicento.
81. Salmi (Mario) La vita di Niccolò di Piero in
Letture Vasariane. — Arezzo, presso gli Amici dei
Monumenti, 1910. In 160, pag. 80.
Questo Commento alla Vita del Vasari è fatto con dili-
genza essendovi conto di tutte le ricerche moderne sul
maestro aretino. Ci sembra ardito di classificare fra, le opere
di lui la lunetta del Duomo di Arezzo e la Madonna col
Bambino del Museo di Santa Maria del Fiore, ma per
queste due opere ancora la discussione è aperta così che
non possiamo far torto all’A. di averle aggiunte al novero
delle sculture di Niccolò Lamberti.
Pittura.
82. Barbanti ni (Nino) La Galleria del Duca Fran-
cesco Massari Zavaglia a Ferrara. Catalogo delle
opere. — Venezia, 1910. In 40, pag. 74.
Il Catalogo, bene illustrato, contiene dei brevi cenni sto-
rici sui quadri principali ed anche la bibliografia ad essi
relativa Ciò dimostra come l’A. abbia avuto buona cogni-
zione della letteratura artistica sulla pittura ferrarese.
83. Del Vita (Alessandro) La Vita di Margari-
tone in Letture Vasariane. — Arezzo, Gli Amici dei
Momimenti 1910. In 160, pag. 64.
L’A. è troppo incerto fra il vecchio e il nuovo per metter
luce nella confusa vita del Vasari su Margaritone.
84. Frati (Lodovico) Dalmasio e Lippo de’ Scan-
nabecchi e Simone de’ Crocefissi. — Bologna, Zani-
chelli, 1904. In 40, pag. 18.
L’A. fornisce nuove importanti notizie sul padre di Lippo
Dalmasio, su questo maestro e su Simone de’ Crocefissi
contribuendo così alla miglior cognizione della pittura bo-
lognese del Trecento.
85. Freise (Kurt) Pieter Lastman, Sein Leben
Scine Kunst. — Leipzig, Klinkhardt und Biermann,
1911. In 40, pag. 278.
Di questo pittore celebre per essere stato il maestro di
Rembrandt, finalmente oggi si pubblica una monografia
completa e veramente ottima che, dopo l’esposizione delle
notizie della vita di lui, ne studia i dipinti, i disegni e le
incisioni.
86. Guiffrey (Jean) La Peinture Frangaise. Les
Primitifs. — Paris, Ch. Eggimann. In foglio. PI. 60.
La raccolta fatta con il fine discernimento dello studioso
francese, renderà un vero servigio agli studi tanta è la bel-
lezza e la nitidezza delle riproduzioni.
87. Mason Perkins (F.) Dipinti mediti del Pinto-
ricchio e. di Bernardino di Mar lotto in Rassegna
d’arte Umbra, anno I, n. IV.
Il P. pubblica, dandone breve illustrazione, una Sacra
Famiglia del Pintoricchio che considera del periodo medio
dell’attività del maestro e più precisamente a quello degli
affreschi dell’appartamento Borgia (1492-94); e una tavola
il Bernardino di Mariotto con lo Sposalizio di Santa Cate-
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stesso Verrocchio, e collocata tra le opere della prima ma-
niera del maestro e precisamente tra la Resurrezione di Villa
Careggi e il Fanciullo con delfino o il David, un po’ prima
del 1470.
77. Foville (de Jean) Sperandio, sculpteur et mé-
dailleur mcintonan. — Paris, 1910. In 8°, pag. 64.
L’autore raccoglie le notizie relative a lo Sperandio che
specialmente viene illustrato quale medaglista. Avremmo de-
siderato una più attenta disamina dell’opera di scultore e
specialmente una critica sopra certe attribuzioni insostenibili
come ad esempio sul busto di Nicolò Barbazzi in San Pe-
tronio, il quale non è se non una ricostruzione del busto
del giureconsulto fatta col mezzo de la Medaglia de lo .Spe-
randio, per ornamento del ricordo marmoreo Cinquecen-
tesco. Ad ogni modo questa monografia segna un progresso
su le altre scritte fuori d’Italia anche su quella di Alo'iss
Haiss.
78. Malamani (Vittorio) Canova.— Milano. In 8°,
pag. 370.
L’autore ha raccolto con ogni diligenza notizie relative
al Canova, così che sembra nel leggere il suo volume di
seguire passo per passo il grande scultore. Qualche volta
l’autore pensa di discorrere dell’artista e allora veramente
gli manca il senso critico necessario : ad ogni modo il libro
è pregevole ed utilissimo per lo studio del grande maestro.
79. Migeon (Gaston) Les bronzes italiens de la Re-
naissance de la Collection Thiers. (La Revue de Vart
ancien et moderne, juillet, 1910, pag. 5-16).
Illustra con attribuzioni imprecise e non sempre accetta-
bili — la più parte son fatte a quella scuola padovana pe-
ricolosamente famosa — gli oggetti d’arte di bronzo della
collezione Thiers che hanno trovato una collocazione spe-
ciale in una vetrina del Louvre.
80. Mussi (can. dott. Luigi) Un monumento sepol-
crale del secolo XVI nel Duomo di Massa. (Rivista
d’arte: Opere d’arte ignote o poco note, VII, 1910,
pag. 88-90).
Sono disecta membra, raggruppati a casaccio, dopo parec-
chi vandalismi, nella cappella che, su disegno del carrarese
Bergamini (secolo xvrr), si fecero costruire per raccogliere
le ossa dei loro morti i principi Cybo Malaspina, nella chiesa-
cattedrale di S. Francesco di Assisi in Massa.
Il monumento sepolcrale di cui si occupa il M., è a’ piedi
di. quello del duca Lorenzo Cybo, (dovuto questo, secondo
il M., a un artista carrarese del secolo xvi) e rappresenta
la marchesa Eleonora Malaspina, figlia di Antonio II e Lu-
crezia d’ Este, sposa del conte Fieschi di Lavagna, e morta
nel 1515.
E una figura giacente, tutta in marmo, coperta di lungo
velo con finissime increspature, opera di Pietro Aprile da
Carona. Della giustezza della identificazione e dell’attribu-
zione ci fan fede un atto stipulato per tale monumento tra
il magnifico conte Scipione Fieschi e Pietro di Carona nella
rocca di Massa dal notaro Ghirlanda nel marzo del 1517.
Al Campori, che ricercava il monumento in tutta la sua
primitiva magnificenza, è sfuggito questo avanzo, certo il
più importante, che, essendo di fattura cinquecentesca, non
può ritrarre, come altri pretendono, Veronica Cybo, vissuta
nel seicento.
81. Salmi (Mario) La vita di Niccolò di Piero in
Letture Vasariane. — Arezzo, presso gli Amici dei
Monumenti, 1910. In 160, pag. 80.
Questo Commento alla Vita del Vasari è fatto con dili-
genza essendovi conto di tutte le ricerche moderne sul
maestro aretino. Ci sembra ardito di classificare fra, le opere
di lui la lunetta del Duomo di Arezzo e la Madonna col
Bambino del Museo di Santa Maria del Fiore, ma per
queste due opere ancora la discussione è aperta così che
non possiamo far torto all’A. di averle aggiunte al novero
delle sculture di Niccolò Lamberti.
Pittura.
82. Barbanti ni (Nino) La Galleria del Duca Fran-
cesco Massari Zavaglia a Ferrara. Catalogo delle
opere. — Venezia, 1910. In 40, pag. 74.
Il Catalogo, bene illustrato, contiene dei brevi cenni sto-
rici sui quadri principali ed anche la bibliografia ad essi
relativa Ciò dimostra come l’A. abbia avuto buona cogni-
zione della letteratura artistica sulla pittura ferrarese.
83. Del Vita (Alessandro) La Vita di Margari-
tone in Letture Vasariane. — Arezzo, Gli Amici dei
Momimenti 1910. In 160, pag. 64.
L’A. è troppo incerto fra il vecchio e il nuovo per metter
luce nella confusa vita del Vasari su Margaritone.
84. Frati (Lodovico) Dalmasio e Lippo de’ Scan-
nabecchi e Simone de’ Crocefissi. — Bologna, Zani-
chelli, 1904. In 40, pag. 18.
L’A. fornisce nuove importanti notizie sul padre di Lippo
Dalmasio, su questo maestro e su Simone de’ Crocefissi
contribuendo così alla miglior cognizione della pittura bo-
lognese del Trecento.
85. Freise (Kurt) Pieter Lastman, Sein Leben
Scine Kunst. — Leipzig, Klinkhardt und Biermann,
1911. In 40, pag. 278.
Di questo pittore celebre per essere stato il maestro di
Rembrandt, finalmente oggi si pubblica una monografia
completa e veramente ottima che, dopo l’esposizione delle
notizie della vita di lui, ne studia i dipinti, i disegni e le
incisioni.
86. Guiffrey (Jean) La Peinture Frangaise. Les
Primitifs. — Paris, Ch. Eggimann. In foglio. PI. 60.
La raccolta fatta con il fine discernimento dello studioso
francese, renderà un vero servigio agli studi tanta è la bel-
lezza e la nitidezza delle riproduzioni.
87. Mason Perkins (F.) Dipinti mediti del Pinto-
ricchio e. di Bernardino di Mar lotto in Rassegna
d’arte Umbra, anno I, n. IV.
Il P. pubblica, dandone breve illustrazione, una Sacra
Famiglia del Pintoricchio che considera del periodo medio
dell’attività del maestro e più precisamente a quello degli
affreschi dell’appartamento Borgia (1492-94); e una tavola
il Bernardino di Mariotto con lo Sposalizio di Santa Cate-