3°6
ADOLFO VENTURI
stesso, non estraneo probabilmente al disegno generale della composizione, fu attribuito
l’affresco ; nell’altro della « Circoncisione dei figli di Mosè » traduce, specialmente a sinistra,
un cartone del Perugino. E da notarsi tuttavia che nell’uno e nell’altro affresco il Dei ebbe
ad aiuto un più diretto seguace del Perugino, il quale si vede nelle prime sei figure a
manca, nel « Testamento di Mosè », e in alcune della « Circoncisione ».
Nel primo affresco, è il vecchio curvo appoggiato al bastone, preso a prestito dal Signorelli,
Fig. 18 — Pier d’Antonio Dei : Mosè. Cappella Sistina in Vaticano
Particolare del « Testamento di Mosè » — (Fot. Anderson).
e vi è l'angiolo biancovestito dai lembi serpeggianti delle vesti, che richiama, cosi come
l’angiolo nel mezzo della scena della « Circoncisione », le alate immagini degli spicchi della
volta lauretana, benché nell’aspetto di già si disegni l’imitazione da Melozzo. Nè soltanto
ai due affreschi principalmente operò Pier d’Antonio Dei, ma, come abbiam detto, collaborò
col Perugino nella « Consegna delle chiavi », e soccorse al Pinturicchio e agli altri garzoni
(forse tra essi Francesco Melanzio?) che dipingevano il Battesimo di Cristo. Là il Pinturicchio,
pur traducendo un disegno del maestro, s’affaticava a dar rilievo ai corpi sottili, magri,
ADOLFO VENTURI
stesso, non estraneo probabilmente al disegno generale della composizione, fu attribuito
l’affresco ; nell’altro della « Circoncisione dei figli di Mosè » traduce, specialmente a sinistra,
un cartone del Perugino. E da notarsi tuttavia che nell’uno e nell’altro affresco il Dei ebbe
ad aiuto un più diretto seguace del Perugino, il quale si vede nelle prime sei figure a
manca, nel « Testamento di Mosè », e in alcune della « Circoncisione ».
Nel primo affresco, è il vecchio curvo appoggiato al bastone, preso a prestito dal Signorelli,
Fig. 18 — Pier d’Antonio Dei : Mosè. Cappella Sistina in Vaticano
Particolare del « Testamento di Mosè » — (Fot. Anderson).
e vi è l'angiolo biancovestito dai lembi serpeggianti delle vesti, che richiama, cosi come
l’angiolo nel mezzo della scena della « Circoncisione », le alate immagini degli spicchi della
volta lauretana, benché nell’aspetto di già si disegni l’imitazione da Melozzo. Nè soltanto
ai due affreschi principalmente operò Pier d’Antonio Dei, ma, come abbiam detto, collaborò
col Perugino nella « Consegna delle chiavi », e soccorse al Pinturicchio e agli altri garzoni
(forse tra essi Francesco Melanzio?) che dipingevano il Battesimo di Cristo. Là il Pinturicchio,
pur traducendo un disegno del maestro, s’affaticava a dar rilievo ai corpi sottili, magri,