LIONELLO VENTURI
i o
nese, non ha rapporti diretti con Giotto; e ad essa appartengono, secondo me, tutti i freschi
del Trecento oggi esistenti in Fabriano, anche quelli di San Domenico, che sono stati indicati
come opera di un maestro giottesco dal Mason Perkins.
Ammesso quindi il carattere prevalentemente giottesco dei freschi del cappellone di Tolen-
tino, considei ato che Giotto non è stato mai nelle Marche, non e possibile di sostenere che
proprio in Tolentino sia sorto un focolare così mirabile di arte giottesca: le affinità con le
Fig. ii — Luca di Tomè: Madonna
Mercatello, Duomo.
pitture di Urbino e di Mercatello spiegano dunque l’enigma. Da Rimini l’irradiazione dell’arte di
Giotto aveva portato la luce, ben superiore a quella recata nella vicina Ravenna, in Santa Maria
di Porto Fuori, solo perchè, invece di Pietro, a Tolentino aveva lavorato Giovanni Baronzio.
1 II Vasari ha accennato a una permanenza di
Giotto in Urbino, ma la notizia non è confermata da
altre fonti. E quando, almeno per il Trecento, una
notizia vasariana non è confermata, deve essere posta
in quarantena. La medesima riserva si deve fare per
la notizia di lavori di Buffalmacco nelle Marche.
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nese, non ha rapporti diretti con Giotto; e ad essa appartengono, secondo me, tutti i freschi
del Trecento oggi esistenti in Fabriano, anche quelli di San Domenico, che sono stati indicati
come opera di un maestro giottesco dal Mason Perkins.
Ammesso quindi il carattere prevalentemente giottesco dei freschi del cappellone di Tolen-
tino, considei ato che Giotto non è stato mai nelle Marche, non e possibile di sostenere che
proprio in Tolentino sia sorto un focolare così mirabile di arte giottesca: le affinità con le
Fig. ii — Luca di Tomè: Madonna
Mercatello, Duomo.
pitture di Urbino e di Mercatello spiegano dunque l’enigma. Da Rimini l’irradiazione dell’arte di
Giotto aveva portato la luce, ben superiore a quella recata nella vicina Ravenna, in Santa Maria
di Porto Fuori, solo perchè, invece di Pietro, a Tolentino aveva lavorato Giovanni Baronzio.
1 II Vasari ha accennato a una permanenza di
Giotto in Urbino, ma la notizia non è confermata da
altre fonti. E quando, almeno per il Trecento, una
notizia vasariana non è confermata, deve essere posta
in quarantena. La medesima riserva si deve fare per
la notizia di lavori di Buffalmacco nelle Marche.