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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 1
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Bollettino bibliografico
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0110

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BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO

Storia dell’arte in generale. Metodica.

Cataloghi, ecc.

i. Brière (G.), Focili on (FI.), Benoit (Fr.),
L’enseignement de V distolte de Vari: en France;
Schmarsow (A.), Id., en Allemagne; Coll (Dav.
Mac.), Id, en Angletetre; Tietze (FI.), Id., en Au-
tviche; Fierens-Gevaert, Id., en Belgique; Ven-
turi (A.), Id., en Italie; Deonne (W.), Tei, en
Suisse. (Revue de synthèse historique). Febbraio 1914.

Segnaliamo, sebbene in ritardo, questo numero della nota
rivista francese, che contiene dati preziosi sopra l’insegnamento
della storia dell’arte nei vari paesi d’Europa.

La Francia vi ha tre relatori, Gaston Brière, Henri Focillon,
Francois Benoit, che riferiscono rispettivamente sulle scuole
del Louvre e di Lione, e sull’Istituto d’arte di lòlle.

La scuola del Louvre, istituita dal Ministero Gambetta
nel 1882, serve a preparare i funzionari dei musei e delle pi-
nacoteche: è treennale, e ha dieci cattedre: archeologia nazio-
nale e preistorica, (Museo di S. Germano), archeologia egizia,
archeologia orientale e ceramica antica, antichità semitiche,
archeologia greca e romana, storia della pittura, storia della
scultura moderna, storia delle arti applicate all’industria,
storia dell’arte francese nel xvii e xvm secolo (Museo di Ver-
sailles) e storia delle arti al secolo xix (Museo del Lussem-
burgo). L’insegnamento è rigorosamente pratico; «il metodo
dell’osservazione, lo studio diretto dell’opera d’arte e il suo
commento sono preferiti allo studio dei libri e della critica ».
Si lamenta la mancanza di materiale fotografico e di proie-
zione, a cui devono supplire i professori stessi. La riforma della
scuola è stata più volte ventilata: si è parlato di fonderla con
altri istituti; ma essa verrebbe a perdere il suo carattere ori-
ginale di instituto essenzialmente pratico.

L’insegnamento della storia dell’arte a Lione consta di un
corso di aggregazione, di un corso di licenza e di un corso
pubblico. Il primo ha il carattere pedagogico delle nostre
scuole di Magistero; gli studenti vi tengono conferenze e
discussioni con i loro maestri. La loro attenzione è richiamata
per mezzo di conveniente materiale didattico sul tecnicismo
delle varie arti, secondo il metodo del Lemonnier, che faceva
sempre seguire alle sue lezioni il commento di qualche tecnico
competente. Accanto alla gipsoteca d’arte antica, fondata

dal Lechat, una ne sorse d’arte medioevale e della Rinascenza,
che possiede quattrocento calchi e una importante collezione
d’avori.

Nel 1909 l’Università di Lione e quella di Grenoble si ac-
cordarono con l’istituto francese di Firenze per gite annuali
degli studenti in Italia, sotto la guida dei professori.

Dal novembre 1913 il direttore della scuola è anche direttore
dei Musei di Lione; il che facilita la fusione dei due istituti,
con vantaggio degli studi.

L’Università di Lille ha una cattedra di Storia dell’arte e
un istituto d’arte, a spese dello Stato, dell’Università e del
Municipio.

L’insegnamento tratta della teoria, della tecnica e della
storia dell’arte.

L’Istituto si compone eli una sezione centrale, consacrata
allo studio generale dei fenomeni estetici e delle condizioni
fisiche, fisiologiche e psicologiche degli effetti delle diverse
arti: e in cinque sezioni speciali, riservate all’architettura, alle
arti decorative, alla scultura, al disegno, alla pittura, all’in-
cisione. Tutte le sezioni hanno gabinetti sperimentali e si
valgono inoltre delle raccolte artistiche della città e di quelle
della vicina Parigi.

È intento dei maestri abituare i futuri storici « a compa-
rare e generalizzare, a non fidarsi che dei dati tecnici, a cre-
dere piuttosto ai monumenti che ai testi, a non lavorare su
fotografie, a non fare letteratura ».

Come si vede, i francesi tendono ad affermare il carattere
pratico e diretto dei loro studi: a cui sembrano presiedere
ancora le idee del Semper e del Taine.

Relatore per la Germania è Augusto Schmarsow. L’insegna-
mento della storia dell’arte nelle Università tedesche manca
forse di propedeutica, non permettendo la durata semestrale
dei corsi di rifare ogni volta le lezioni introduttive per i nuovi
iniziati.

L’iniziazione pratica si fa nelle scuole di Belle Arti o all’Ac-
cademia d’arti grafiche, dove lo studente impara la modella-
zione, il disegno, la prospettiva, la fotografia; alla parte teo-
rica si provvede con corsi speciali o conferenze sulle princi-
pali nozioni della scienza delle arti (Kunstwissenschaf) o
con la lettura del Laocoonte. Al lavoro scientifico l’alunno si
esercita nei seminari; in cui « la scienza delle arti procede
come l’anatomia, la zoologia e la botanica ». In queste scuole
 
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