DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:Offner, Richard: La Vergine che adora il bambino del Chiodarolo
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0260
LA VERGINE CHE ADORA IL BAMBINO
DEL CHIODAROLO
LA graziosa Madonna 1 qui riprodotta si riconnette con un gruppo di tre Madonne dipinte
a vari intervalli, in uno stadio relativamente avanzato dell’attività del Chiodatolo.
Nei suoi esordi 2 (e poco parve progredire in seguito) egli aveva eseguito i due freschi di
Santa Cecilia e Valeriano e di
Santa Cecilia davanti al Pre-
fetto, nell’oratorio di Santa
Cecilia a Bologna, sopra di-
segni del Costa : e uguali rap-
porti con quel maestro rivela
nella maggior parte delle sue
opere identificate, salvo nel
gruppo che prendiamo a stu-
diare.
In nessun’altra delle sue
pitture l’influenza ferrarese è
così marcata come in queste
tre Madonne (distinguendole
e nello stesso tempo ricolle-
gandole con le altre sue o-
pere) : e si manifesta negli oc-
chi sonnolenti, nell’alta e tonda
calotta del capo del Cristo, e
nel trattamento via via più pit-
torico e atmosferico del paese.
La prima di questo gruppo
di opere, infatti, la Sacra Fa-
miglia nel palazzo Doria a
Roma si ricollega con un tipo
quale la mezza figura di Ma-
donna del Garofalo, al Museo
Capitolino.5
La Vergine che qui pre-
sentiamo sta cronologicamente
tra la Sacra Famiglia nel pa-
lazzo Doria e la Madonna della
Ghiodarolo : Madonna adorante il bambino. collezione Ryerson a Chicago,
Collezione Mr. T. Mason Perkins. e deve risalire circa al 1515.
1 Questo quadro appartiene alla distinta collezione
di Lastra Signa (Firenze), di Mr. T. Mason Perkins,
da cui ebbi il gentile permesso di pubblicarlo. È in
condizioni eccellenti e misura 38 X 52 cm,
2 Se noi acconsentiamo a identificare il nostro pit-
tore con un Chiodarolo ricordato in un documento
del 1565, possiamo concludere che, ancor giovane,
egli era probabilmente al principio della sua carriera
nel 1506, quando la cappella fu decorata.
3 È bene notare che altre due pitture di questo
DEL CHIODAROLO
LA graziosa Madonna 1 qui riprodotta si riconnette con un gruppo di tre Madonne dipinte
a vari intervalli, in uno stadio relativamente avanzato dell’attività del Chiodatolo.
Nei suoi esordi 2 (e poco parve progredire in seguito) egli aveva eseguito i due freschi di
Santa Cecilia e Valeriano e di
Santa Cecilia davanti al Pre-
fetto, nell’oratorio di Santa
Cecilia a Bologna, sopra di-
segni del Costa : e uguali rap-
porti con quel maestro rivela
nella maggior parte delle sue
opere identificate, salvo nel
gruppo che prendiamo a stu-
diare.
In nessun’altra delle sue
pitture l’influenza ferrarese è
così marcata come in queste
tre Madonne (distinguendole
e nello stesso tempo ricolle-
gandole con le altre sue o-
pere) : e si manifesta negli oc-
chi sonnolenti, nell’alta e tonda
calotta del capo del Cristo, e
nel trattamento via via più pit-
torico e atmosferico del paese.
La prima di questo gruppo
di opere, infatti, la Sacra Fa-
miglia nel palazzo Doria a
Roma si ricollega con un tipo
quale la mezza figura di Ma-
donna del Garofalo, al Museo
Capitolino.5
La Vergine che qui pre-
sentiamo sta cronologicamente
tra la Sacra Famiglia nel pa-
lazzo Doria e la Madonna della
Ghiodarolo : Madonna adorante il bambino. collezione Ryerson a Chicago,
Collezione Mr. T. Mason Perkins. e deve risalire circa al 1515.
1 Questo quadro appartiene alla distinta collezione
di Lastra Signa (Firenze), di Mr. T. Mason Perkins,
da cui ebbi il gentile permesso di pubblicarlo. È in
condizioni eccellenti e misura 38 X 52 cm,
2 Se noi acconsentiamo a identificare il nostro pit-
tore con un Chiodarolo ricordato in un documento
del 1565, possiamo concludere che, ancor giovane,
egli era probabilmente al principio della sua carriera
nel 1506, quando la cappella fu decorata.
3 È bene notare che altre due pitture di questo