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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 3
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Piccirilli, Pietro: Monumenti Abruzzesi e l'arte teutonica a Caramanico,[1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0292

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MONUMENTI ABRUZZESI

E L’ARTE TEUTONICA A CARAMANICO

i.

IN una valle melanconica, fra la catena orientale del Morrone e un contrafforte del Maiella,
si svolge con curve arditissime e spesso tagliate nella roccia gessosa la strada che dal
paese di San Valentino corre verso la gaia e ubertosa Caramanico. Il lungo e tortuoso per-
corso, fiancheggiato quasi sempre da l’Orte, un torrente profondo alimentato dallo sciogliersi
delle nevi dei monti vicini, traversa un aggregato di casette rudi, alle quali dettero il nome
di Villa San Tommaso per il vetusto tempio del Santo, che spicca candido e solenne nel
basso della forra, poco lontano dalla ripa verde del torrente.

In una carta del 1201, ind. IV, è detto: Rainaldus Trogisius decht et concessit Vicennani
de Veruna, ut in ea construatur Ecclesìam Beatissimi Thomde Martiris. Concessit etiam alia
jura in Molendino et viam amplam cum libertatibus.1

Scelto il luogo, preparati i disegni e i materiali necessari, pronte le braccia, nell’istesso
anno furono incominciati i lavori, e il tempio sorse grandioso pel fervente amore di Berardo,
certamente un benedettino, il quale nel 1202 faceva scolpire nel fronte, proprio su l’archi-
trave del portale, che mena nella nave in cornu Evangelii, questa iscrizione :

f VIRGINE VIRGOPERIT QVEVIRGINE VIGO
f AN.D, M.CC.II0 MAGISTER BERARD’ OC OP’ FIERI FÉC.2

Pubblicata dal Bindi3 come gli pervenne da padre Bernardi di Caramanico, un dotto mo-
naco cassinese che la trascrisse la prima volta poco scrupolosamente, questa iscrizione entrò

1 Zanotto Ludovico, Archivia Coelestinorum. Re-
gistic script. Monast. S. Spiritus de Marrone prope
Sulmonem. Ms. presso G. Pansa.

Un’altra carta del 1210 c’informa che Riccardo e
Simone, figli di Rainaldo e Giuliana sua moglie, con-
fermano la donazione e libertà della chiesa. Un do-
cumento del 16 sett. 1257, poi, dice che nel palazzo
del castello di San Valentino, Francesco, Marsilio e

Roberto, figli del q. Riccardo de Torgisio fecero ri-
nunzia a frate Giovanni, priore, del jus patronato, che
avevano sulla chiesa di San Tommaso Martire, la
quale construi procuravit et de novo construxit il loro
avo Rinaldo Torgisio. (L. Zanotto. cit.).

3 II p. Bernardi legge: Virgine Virgo peperitque
Virgine Virgo. Sanctissimi nostri Domini 1202 Ma-
gister Berardus hoc fieri fecit. Cfr. Bindi V., Monu-
menti storici artistici degli Abruzzi, Napoli, Gian-
nini e F., 1889. V. Balzano {Roma, Rassegna illu-
strata dell’Esposizione del 1911, anno II, n. XIII)
trascrive l’iscrizione dal Bindi.

L’anno 1204 segnato dallo Schulz {Denkmdler den
Kunst des Mittelalters in Unteritalien, Dresda, 1860)
e dal Bertaux {L’artdans l’Italie Meridionale, Albert
Fontemoing, Parigi, 1904) non è esatto.

3 Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi, Na-
poli, Giannini e F., 1889.
 
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