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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 4
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Salmi, Mario: La Cattedrale d'Arezzo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0407

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LA CATTEDRALE CAREZZO

Alla fine del 1277 od ai primi del 1278, Guglielmo degli libertini — il vescovo guer-
riero morto nell’89 a Campaldino —fondavaia Cattedrale d’Arezzo che sorse con
organismo costruttivo decisamente gotico. In Toscana, dei maggiori edilizi composti se-
condo questo stile, non esisteva allora che l'abbazia cistercense di San Galgano: Santa
Maria Novella di Firenze ebbe le sue origini contemporaneamente al Duomo nostro ; di
Santa Croce esistevano soltanto, forse, la tribuna ed il transetto ed era lontana dall'as-
sumere l’aspetto solenne che presenta oggi nelle sue ampie navate ; alle cattedrali — ec-
cettuato il duomo di Siena, la cui intima struttura è romanica — non si pensava ancora.
Per questo suo sorgere precoce ed anche per essere la prima costruzione gotica eseguita
da maestranze laiche — le quali, com’è risaputo, nell’architettura ogivale furono prece-
dute, presso di noi, da quelle monastiche — la cattedrale di Arezzo è meritevole di esame
più attento e particolareggiato di quello che ancora non si sia fatto, a ben determinare
e porre in evidenza la sua origine ed i suoi valori.

* * *

Il documento che ci accerta della fondazione del Duomo è una lettera pastorale del
y novembre 1277 super aedificatione cathedralis ecclesiae,1 per la quale si chiedono offerte
ai fedeli aretini. Guglielmino vescovo, Buono proposto ed il capitolo dei canonici consi-
derando che la chiesa di San Pier Maggiore 2 — prescelta a cattedrale dopo che fu abban-
donato nel 1204 il Duomo vecchio ch’era fuori della città —■ permansit omnino indecens et
deformis sic quod erat cunctis aliis ecclesiis et omnibus gentibus inderisum, s’impegnano di
far costruire — miro a fundamentis — una nuova cattedrale con alcune entrate della chiesa
aretina; obbligandosi d’altra parte di destinare cento lire annue alla conservazione del-
l’edificio quod nunc extat. .. in ecclesia atque claustro, per cinque anni, evidentemente allo
scopo di esercitarvi le funzioni di culto durante il tempo che si reputava sufficiente alla

edificazione del duomo nuovo. Ma cinque anni non bastarono chè nel 1283 in due lettere

pastorali di Renaldo vescovo di Siena e di Ranieri degli libertini vescovo di Volterra si

chiese ai fedeli di quelle diocesi di contribuire con elemosine ut... opus inceptum perficie-

retur ;3 e se, come si presume, qualche tempo dopo la chiesa fu consacrata, non poteva
certo- dirsi compiuta.

Per gli statuti aretini del 1327 si stabilì che ogni notaro che rogava testamenti
inducesse i testatori — pena una multa di venti soldi — a lasciare all’opera della cat-
tedrale; si obbligò il Consiglio dei 400 ad offrire annualmente per la festa del beato

1 Fu integralmente trascritta da Angiolo e U. mone ai monaci di Santa Fiora a Torrita nel 1046

Pasqui, La cattedrale aretina, Arezzo, 1880, cloc. 4. e ad essi appartenne fino al 1204. (Pasqui, op. cit.

2 Questa chiesa, ricordata in un diploma di Carlo pag. 157 e docum. 1).

il Calvo dell’ 876, venne donata dal vescovo Ini- 3 Pasqui, op. cit., documenti 5 e 6.
 
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