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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 1
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Venturi, Lionello: A traverso le Marche, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0044

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LIONELLO VENTURI

Nel Duomo di Mercatello si conservano
due tavole, frammenti di un grande po-
littico. L’una rappresenta la Madonna col
Bambino (fig. li), l’altra Sant’Antonio Ab-
bate. Il confronto tra questa Madonna e i
quattro polittici firmati da Luca di Tomè
autorizzano ad attribuire con tutta certezza
l’opera di Mercatello al medesimo artista.
I quattro quadri sono :

Pisa, Museo Civico. Firmato e da-
tato 1366.

Siena, Accademia. Proveniente dalla
chiesa dei Cappuccini in San Quirico d’Or-
cia, firmato e datato 1367.

Siena, Accademia. Proveniente dalla
cappella di Munisterino alle Tolfe, firmato,
senza data. 1

Rieti, Pinacoteca. Firmato e datato
1370.2

Con le due Madonne di Rieti e di Mu-
nisterino, il volto della Madonna di Mcr-
catello ha addirittura l’identità di posa e
di lineamenti. Nel collo del Putto di Rieti
è una luce esagerata che sembra un col-
lare rilevato: la stessa luce è nel Putto
di Mercatello.

A Urbino, forse per le sue note relazioni con Gubbio, non mancano ricordi dell’arte di
Pietro Lorenzetti. Nella cappella a destra del coro nel Duomo in Urbino è un affresco in
cattive condizioni di conservazione, rappresentante la Madonna col Bambino (fig. 12), la quale
si mostra ispirata all’arte di Pietro, e precisamente al magnifico affresco di.lui, nella crociera
della Basilica inferiore di Assisi.- Del medesimo mediocre imitatore di Pietro è il grande
Crocefisso dipinto, già nell’ospedale, ora nella Pinacoteca di Urbino (n. 7). 3

In Santa Maria del Glorioso presso San Severino sono due affreschi staccati, un Pre-
sepe e un San Francesco che consegna la regola al Papa: e quest’ultima scena è medio-
cremente copiata dal frammento di predella di Pietro Lorenzetti, conservata nell’Accademia
di Siena.

Caratteri prevalentemente senesi palesa anche una Madonna col Bambino, anch’essa nella
Galleria di Urbino (n. li), firmata dall’ignoto « Antonius Magister», alla quale si può asso-
ciare per lo stile un’altra Madonna col Bambino, un gonfalone in tela, che è conservata nella
sagrestia del Duomo della suddetta città.

Nella medesima tendenza d’arte, ma da una spiccata personalità, è dipinta una Madonna
col Bambino e tre angeli, nella chiesa di San Paolo in Urbino (fig. 13). Due angeli sollevano
un drappo rabescato rosso. Il terzo pone la corona sulla testa della Madonna, la cui veste è
gialla chiara con rosoni scuri. I volti sono verdi-pallidi. Il fondo è nero. La stilizzazione è
estrema. La conoscenza della realtà, nulla. Ma la genialità decorativa fa di questo quadro
un’opera di eccezione: le figure si contorcono, si deformano a volontà, secondo che il segno

1 E. Modigliani, in Rassegna d’arte, VI (1906), 3 Fu erroneamente attribuito a Lorenzo Salimbeni

pag. 104.

2 G. Petrini, in Rivista d’arte, li (1909), pag. 178.

dal Servanzi Collio.
 
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