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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 2
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Ricci, Corrado: Gli Aspertini
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0138

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CORRADO RICCI

registrava in Bologna un 'Andata al Calvario e una Crocifissione « presso li signori Cristiani » 1
e una Morte della Madonna» presso li signori Bombaci»2 3 in Bologna, dov’era inoltre una
« tavolina » in San Tommaso di Strada Maggiore fatta «per i signori Fronti» con la Ma-
donna,, il Bambino dormiente e alcuni santi fra i quali Giuliano e Severo} E lo stesso scrit-
tore parla pure di due quadretti su rame, forse opera di vecchiaia, ossia un Gesù coronato di
spine e schernito, già presso il Padre Pittorino di San Francesco, e un Epifania « che andò
in Francia».4

Ma rimettiamoci sulla buona strada della cronologia!

Oltre al Giudizio Universale della libreria di San Michele in Bosco, Amico Aspertini,
nell anno 1514 — mentre suo fratello Leonello copriva una carica negli Uffizi-Utili 5 — lavorò

Fig. 21 — Amico Aspertini : Supplizio di santa Giustina
Firenze, già presso il prof. Stefano Bardini.

anche per San Petronio : disegnò, cioè, la figura di questo santo e quella di sant’Ambrogio
«per fare due finestre»6 e imprese a scolpire per le porte minori i rilievi col Seppellimento
della moglie di Giacobbe e Giuseppe calato dai fratelli nella cisterna (fig. 22), i quali, nota il
Supino, « dovettero far conoscere assai favorevolmente ai fabbriceri la nuova attività artistica del
bizzarro pittore. Il secondo quadro in ispecie, dalle forme castigate e dall’ insieme di ammirevole
sobrietà, ben dava la misura del progredito sviluppo dello scultore e mostrava insieme il vario
suo ingegno. Quindi par naturale che ai due primi, altri quadri seguissero; anzi sebbene i

1 Felsinei pittrice, pag. 117.

2 Op. e loc. cit.

3 Op. e loc. cit. ; Masini, pag. 561.

4 Felsinei pittrice, pag. 117.

5 Mazzoni Toselli, Op. cit., II, pag. 120.

6 I. B. Supino, Le sculture delle porte di San Pe-
tronio cit., pag. 42. Nel Museo di' San Petronio si

trova una Pace che alcuni supposero di Amico Asper-
tini (vedi Giulio Cantalamessa, Una «Pace» nel
San Petronio di Bologna, ne\VArch. Stor. dell’Arte,
III, Roma, 1890, pagg. 234-235), ma poi fu rivendi-
cata ad Antonio del Poliamolo (vedi Venturi, Storia
dell’Arte, Vili, Milano, 190S, pag. 746).
 
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