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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 2
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Fiocco, Giuseppe: La giovinezza di Giulio Campagnola
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0178

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GIUSEPPE FIOCCO

Ritornando alle quattro dipinture più arcaiche della parete sinistra, divise architettonica-
mente da grandi colonne, secondo l’altezza delle scene, e limitate negli altri lati dall’archi-
trave e dallo zoccolo, ricorderemo che un simile partito era stato felicemente introdotto dal
Mantegna; benché nel nostro caso sembri piuttosto ispirato da forme più progredite, e pre-
cisamente dal Carpaccio, specie nel primo scomparto rappresentante un interno.

Il più rapido esame della scena basta a dimostrarne la superiorità a confronto delle
pitture innanzi citate nella scuola del Santo : ma solo uno studio attento potrà permetterci
di riconoscere le forme disparatissime donde trasse l’artista i suoi motivi. La vecchia San-
t’Anna seduta sul letto, nella scena della Natività, in atto di preghiera, col capo cinto da un

Fig. 5 — G. Campagnola e aiuti (?) : Presentazione di Maria Vergine al Tempio
Padova, Scuola del Carmine.

turbantello è tipo evidentemente mantegnesco, l’ancella invece che reca sul desco da parto il
ristoro alla puerpera è simile nelle movenze e nel drappeggiare alla figura dell’Angiolo nella
stampa di Giulio rappresentante Tobiolo; mentre la vecchierella seduta a piè del letto, con
una cuffia in capo e uno zendadetto bianco sulle spalle, ricorda non poco quella celebre delle
storie di Sant’Orsola. E carpaccesca di costume, di movenza e di tipo è ancora la servente
che tiene i pannilini ad asciugare al fuoco. Ma niuno, credo, penserebbe poter ravvisare nella
donna che reca la bambinetta Maria, un tipo giorgionesco, il più singolare forse di quella
famosa « prova del fuoco di Mosè » che recentemente si è voluto togliere dal novero delle
opere genuine del maestro di Castelfranco (fig. 3).

Il confronto basta a dimostrare che più d’imitazione si tratta qui d'identità. Del resto
tutto questo avvicinar motivi disparati, ciascuno col suo carattere particolare, senza unità, non
che di scena almeno di stile, questo sincretismo pittorico, sarebbe davvero sconcertante, se il
 
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