Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:
Fiocco, Giuseppe: La giovinezza di Giulio Campagnola
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0190

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
156

GIUSEPPE. FIOCCO

Così i numeri 1957 e 2I93 del Louvre,1 che hanno tanta relazione col paese dei «mu-
sicanti», ritenuto a lungo per opera eli Giorgione : e prima che il Kristeller la rivendicasse
al suo vero autore, fu creduto del Basaiti quel « paesaggio con mulino » degli Uffizi (n. 463 P.)
ch’è uno dei disegni più caratteristici di Giulio 2 (fig. 15).

Va però aggiunto a questo breve elenco un. bellissimo esemplare, sfuggito sinora alla
diligenza degli studiosi, nell’Ecole des Beaux-Arts a Parigi, ch’è uno dei più importanti disegni
del Campagnola per la giorgionesca e insolita gaiezza del soggetto; un musicante seduto appiè
d’un gruppo d’alberi a suonare il violino, da cui forse s’ispirò la nota stampa giovanile di Mar-
cantonio. Di un altro dell’Ashmolean Museum di Oxford, che rappresenta un gruppo di soldati
innanzi a un villaggio (fig;. 16),3 dichiarato dal Colvin 4 il più certo fra tutti quelli rarissimi che
si potevano attribuire al padovano, parve più prudente al Kristeller ritenere incerta la paternità.

Ma per davvero i dubbi non hanno ragione d’affacciarsi per un’opera ch’è fra le più carat-
teristiche del padovano, per l’abile trattamento del gruppo di soldati e per l’evidenza del tocco,
sobrio ed efficace quanto mai. Basterà del resto un confronto con l’incisione del pastore che
suona la fistula e con il disegno degli Uffizi, entrambi riprodotti, per convincersi.

Vi sono però delle ragioni indirette che possono garantire ancor meglio la genuinità del
disegno. Ci basti infatti paragonarlo con lo sfondo che appare attraverso le rotte mura nel
«miracolo della giumenta» alla scuola del Santo a Padova (fig. 17), per accorgersi che l’au-
tore di quell’affresco dovette già nel 1511 avere innanzi il disegno del maestro, di cui si
valse, semplificando il gruppo dei soldati, che ridusse a due soli.

Non è poi senza interesse notare che altri elementi di quello sfondo, e cioè la selvetta in cima
al monte, come tagliata dalle nubi, e le rovine di anfiteatro che si scorgono a sinistra appaiono in
una stampa celebre di Agostino Veneziano (di cui sono note le relazioni giovanili con Giulio),
che riproduce un episodio michelangiolesco della battaglia della Cascina, incisione datata, che ci
conduce fino al 1524. Ma il Musi non si giovò dello sfondo della «Scuola del Santo», come
ci avverte il gruppo dei soldati, fra cui è il cavaliere che appare soltanto nel disegno di Oxford,
pur mostrando ad evidenza di copiare, nel ripeterne la movenza, che ha perduto ogni logica;
giacché manca il personaggio a cui nel disegno il cava liere si volge (fig. 18).

E naturale quindi concludere che, tanto lo sfondo dell’affresco padovano, quanto la stampa di
Agostino derivano da esemplari di Giulio, di cui è una variante originale il disegno di Oxford.

Giuseppe Fiocco.

1 Cfr. G. Gronau, Gazette des Beaux-Arts, 1894,
pag. 322.

2 Cfr. Catalogo della mostra di disegni e stampe

di scuola veneziana dei secoli XV e XVI (Conte Carlo

Gamba e Charles Loeser), 1914, pag. 16, n. 36.

3 Ashmolean Museum Summary Guide, 1912, pa-
gina 135-

4 Colvin, Drawings of thè old Masters in thè Uni-
versity Galleries (a. in Library of Crist Church Oxford),
1907, II, pag. 35.

Fig. j8 — Ag. Veneziano (Musi): Particolare
dell’incisione rappresentante la battaglia della Cascina.
 
Annotationen