Fig. 41 — Lorenzo II da San Severino : Trittico
Pausula, Santi Pietro e Paolo.
formidabilmente squadrati. E non è cercata la grazia, come presso i Senesi : una figura umana
vale per il suo sviluppo plastico, per niente altro. E i colori al solito non si sovrappongono
a questo principale effetto; sono energici, ma cupi, e il loro accordo serve di accompagno.
Clemente ha veste bianca e il manto rosso a fioroni. La Madonna, manto azzurro a fioroni e
veste rosso-granata. Sulle pelli, il Battista reca manto viola.
Nessuna ricerca dunque di intrecci ondulati di linee, di armonie cromatiche, di bellezze
ideali ; la sola costante preoccupazione del pittore è il rilievo plastico. Nel principio del Quat-
trocento queste due tendenze contrarie si chiamano Gentile da Fabriano e Masaccio. In chi
s’impersonava il modello masaccesco che Antonio seguiva?
Nel polittico della Pinacoteca di Perugia attribuito ora a Piero della Francesca, ora a un
suo diretto scolaro, è una Madonna col Bambino che ha evidenti rapporti con quella del trit-
ai TRAVERSO LE MARCILE
sentire la loro azione. Il fondo è di verde unito scuro, il manto rosso, la veste di broccato
azzurro con fioroni bianchi, le carni rosate, di pasta solida. I colori sono schiavi dell'effetto
plastico. Il rilievo si congiunge alla grandiosità della linea, che impressiona per le piccole di-
mensioni della tavoletta.
Il trittico di Genga ha fondo d'oro, nascosto più che possibile dalle figure che riem-
piono lo spazio e dal trono. Le carni della Madonna sono chiare diafane, nei santi s’ingial-
lano, e quivi il rilievo riappare con tutta la sua energia. Senza accordo con l’ambiente, la
figura umana balza davanti al piano di base con plastica energia. Anche qui i piani sono
Pausula, Santi Pietro e Paolo.
formidabilmente squadrati. E non è cercata la grazia, come presso i Senesi : una figura umana
vale per il suo sviluppo plastico, per niente altro. E i colori al solito non si sovrappongono
a questo principale effetto; sono energici, ma cupi, e il loro accordo serve di accompagno.
Clemente ha veste bianca e il manto rosso a fioroni. La Madonna, manto azzurro a fioroni e
veste rosso-granata. Sulle pelli, il Battista reca manto viola.
Nessuna ricerca dunque di intrecci ondulati di linee, di armonie cromatiche, di bellezze
ideali ; la sola costante preoccupazione del pittore è il rilievo plastico. Nel principio del Quat-
trocento queste due tendenze contrarie si chiamano Gentile da Fabriano e Masaccio. In chi
s’impersonava il modello masaccesco che Antonio seguiva?
Nel polittico della Pinacoteca di Perugia attribuito ora a Piero della Francesca, ora a un
suo diretto scolaro, è una Madonna col Bambino che ha evidenti rapporti con quella del trit-
ai TRAVERSO LE MARCILE
sentire la loro azione. Il fondo è di verde unito scuro, il manto rosso, la veste di broccato
azzurro con fioroni bianchi, le carni rosate, di pasta solida. I colori sono schiavi dell'effetto
plastico. Il rilievo si congiunge alla grandiosità della linea, che impressiona per le piccole di-
mensioni della tavoletta.
Il trittico di Genga ha fondo d'oro, nascosto più che possibile dalle figure che riem-
piono lo spazio e dal trono. Le carni della Madonna sono chiare diafane, nei santi s’ingial-
lano, e quivi il rilievo riappare con tutta la sua energia. Senza accordo con l’ambiente, la
figura umana balza davanti al piano di base con plastica energia. Anche qui i piani sono