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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 2
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Venturi, Lionello: A traverso le Marche, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0222

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188

LIONELLO VENTURI

vece i principali ispiratori dell’arte di Girolamo. E quando si confermi l’ipotesi del prof. Fe-
liciangeli secondo cui Giovanni, padre di Girolamo, sarebbe da identificarsi con Giovanni Angelo
di Antonio da Camerino che ebbe rapporti con Cosimo de’ Medici, l’osservazione stilistica
delle origini toscane dell’arte di Girolamo, troverebbe storica spiegazione.

Per esempio, nella celebrata Annunziazione della Pinacoteca di Camerino (fig. 38), opera
fra le migliori di Girolamo, trovo che il tipo della Madonna è ispirato a quello dipinto da
Filippo Fippi nell’adorazione di Gesù dell’Accademia di Firenze (n. 79), che i due commit-
tenti sono immaginati come quelli che il Fippi ha posto nella sua Annunziazione della colle-
zione Hertz, che Gabriele è molto ispirato a Benozzo Gozzoli, che l’architettura palesa affinità
grandissima con quella frescata dal Gozzoli a San Gimignano, nella scena di Agostino con-

Fig. 47 — Lorenzo II da San Severino : Sant’Anna
Matetica, Sant’Angelo.

segnato al maestro di scuola; che infine la lunetta, con la Pietà, è di uno scolaro del Goz-
zoli il quale aggiunge al corpo del Cristo una luminosità che è di Piero della Francesca.

Soltanto così, con l’ammissione dell’educazione toscana di Girolamo di Giovanni, è pos-
sibile di spiegare l’affresco del 1449 (Pinacoteca di Camerino, n. 2), il quale, secondo il Be-
renson, «non porta segni molto distinti della sua origine » (fig. 39).1 II trono di pietra chiara,
i parapetti in pietra ai lati di quello, il muro rosso in cui si distende il fogliame, ricordano
il Baldovinetti e Domenico Veneziano. I volti chiari luminosi, il manto di Sant’Antonio di
grigio luminoso, sono colorati alla Piero. Fa Madonna sembra immaginata sul ricordo impreciso
della Madonna del Baldovinetti al Fouvre ; il Sant’Antonio sembra imitato da quello del Bal-
dovinetti nel quadro della Madonna e Santi agli Uffizi. F’opera del 1449, di un anno cioè
prima del viaggio a Padova, è di arte toscana; e, ritornato da Padova, Girolamo mantiene

1 Op. dt., pag. 132.
 
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