LIONELLO VENTURI
Fig. 56 — Arte pesarese : Annunziazione. Pesaro, Seminario.
di grande colorista hanno profittato del limitato esempio, per svilupparlo con originale energia;
e tanto maggiore ne sarebbe il merito. Comunque è certo che a Sarnano, proprio nella luce,
Lorenzo ha trovato l’espressione della sua migliore fantasia, del suo delicato senso delle cose :
e vi ha lasciato un’opera alla cui altezza, lungo tutta la vita, non arriverà più.
L’opera più vicina ai freschi di Sarnano, per colore, per arte, e quindi per tempo, è raf-
fresco dell’Ospedale di Matelica. Nè lontana è la Sant’Anna della Confraternita di Sant’Angelo
nella medesima città.
Purtroppo, la personalità di Lorenzo non era tale da saper trovare in sè sola la capa-
cità di un artistico svolgimento; e l’assimilazione continua lo fece spesso deviare.
suo colore ha il compito di spiritualizzare le forme, di suggerire con la luce chiara l’idea dello
spazio, di parlar giovinezza con i toni acerbi.
Come abbia potuto raggiungere una tanta padronanza della luce inventata da Piero della
Francesca, non è noto. Certo, vicino alla patria di Lorenzo, a Camerino, Girolamo di Gio-
vanni ne possedeva i principi, ma non in tale misura, con tale qualità. Se Lorenzo ha veduto
soltanto opere di Girolamo, e non originali di Pietro, vuol dire che le sue qualità naturali
Fig. 56 — Arte pesarese : Annunziazione. Pesaro, Seminario.
di grande colorista hanno profittato del limitato esempio, per svilupparlo con originale energia;
e tanto maggiore ne sarebbe il merito. Comunque è certo che a Sarnano, proprio nella luce,
Lorenzo ha trovato l’espressione della sua migliore fantasia, del suo delicato senso delle cose :
e vi ha lasciato un’opera alla cui altezza, lungo tutta la vita, non arriverà più.
L’opera più vicina ai freschi di Sarnano, per colore, per arte, e quindi per tempo, è raf-
fresco dell’Ospedale di Matelica. Nè lontana è la Sant’Anna della Confraternita di Sant’Angelo
nella medesima città.
Purtroppo, la personalità di Lorenzo non era tale da saper trovare in sè sola la capa-
cità di un artistico svolgimento; e l’assimilazione continua lo fece spesso deviare.
suo colore ha il compito di spiritualizzare le forme, di suggerire con la luce chiara l’idea dello
spazio, di parlar giovinezza con i toni acerbi.
Come abbia potuto raggiungere una tanta padronanza della luce inventata da Piero della
Francesca, non è noto. Certo, vicino alla patria di Lorenzo, a Camerino, Girolamo di Gio-
vanni ne possedeva i principi, ma non in tale misura, con tale qualità. Se Lorenzo ha veduto
soltanto opere di Girolamo, e non originali di Pietro, vuol dire che le sue qualità naturali