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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 2
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Venturi, Lionello: A traverso le Marche, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0239

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A TRAVERSO LE MARCHE

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vestita di rosso-lacca, con manto azzurro. Esuperanzio è tutto avvolto in un manto rosso
cremisi. Ai lati erano due stipiti, ornati di candeliere, di cui rimangono ora frammenti, le quali
certo sostenevano un baldacchino in pietra, donde scendeva il drappo che ancor si vede dietro
la Madonna. Il color veneziano con la sua pasta preziosa sfavilla qui tutto il suo potere. Le carni
sono liscie rosate. Il corpo del Bambino è magnificamente tornito, ispirato direttamente dall’arte
di Antonello da Messina. Gentilissima la testa della Madonna, con i lineamenti curati, lisciati
con amore. I due Santi sferrano energia di vita, ardore di fede, dai volti bene costrutti e
squadrati, dagli occhi fissi e luminosi. L’origine di quest'arte da Antonello e da Alvise Viva-

Fig. 61 — Imitatore bolognese di Raffaello:
Madonna e Santi. Fabriano, Pinacoteca.

rini è evidente; e torse è la perfetta conservazione che dà a queste figure un’energia insolita
in Antonio Solario. Occorre accorgersi dei difetti, come delle mani schiacciate e sommarie,
occorre fare confronti di tipi con la pala di Osimo (fig. 59) per convincersi che non si tratta
di un grande, ma soltanto del valente Antonio Solario, il quale ha poi rovinato l’arte sua
nell’adattarsi a influssi umbri. Ma nell’affresco di Cingoli, eseguito forse appena giunto nelle
Marche, fresca la mente della vita artistica veneziana, ha creato un capolavoro.

Ad Antonio Solario o ad Antonio da Sabba, incertamente, è stato attribuito di recente
dal Berenson un quadro nella chiesa di Santa Maria della Misericordia in Macerata, 1 che effet-
tivamente si ricollega con la pala di Osimo: ma dopo aver veduto l’elevatezza artistica di
Antonio Solario nel fresco di Cingoli, non si può a meno di restare dubbiosi davanti un’at-

1 Rassegna d’arte, XIII (1913), pag. 59.
 
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