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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 18.1915

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Fasc. 4
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Pacchioni, Guglielmo: Belbello da Pavia e Gerolamo da Cremona, miniatori, [2]: Un qpresioso Messale gonzaghesco del secolo XV
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https://doi.org/10.11588/diglit.24142#0393

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BELBELLO DA PAVIA E GEROLAMO DA CREMONA MINIA PORI

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L’ uso delle perle e delle incastonature di gemme si va poi moltiplicando e, direi, popo-
larizzando nei mini senesi ove lo troviamo poi usato nelle più semplici decorazioni d’iniziali,
nei nodi formati dalle intrecciature dei fogliami e delle volute.

Nel più largo impiego di queste decorazioni il miniatore acquista sempre maggiore li-
bertà e scioltezza, maggior fantasia e perde quel tanto di impacciato e di primitivo che pos-
siamo notare nelle prime pergamene del messale mantovano.

* * *

Evidentemente le miniature di Mantova appartengono a un momento nell’attività del-
l'artista anteriore al periodo senese. Nei corali del Duomo di Siena il segno si fa, in genere,

Fig. 29 — Gerolamo da Cremona: Particolare di una pagina di Corale
Siena, Libreria del Duomo.

più largo e più facile, le forme più sommarie, la decorazione più varia, la diligenza meno
scrupolosa, lo sforzo e la continua vigilanza della mano minori, i tipi più uniformi, spesso
più volgari, stampati con più superficiale ricerca della struttura, con minore preoccupazione
del carattere e della monumentalità.

La tendenza scultoria appresa dal Mantegna, ma non mai profondamente assorbita, cede
il campo alla tendenza pittorica. La mutazione più profonda, in questo senso, avviene nel

1 Cfr. le miniature: Nascita di Maria (vedi fig1 14); sto appare agli Apostoli (Anderson, n. 21941); Ado-

Apparizione a Mosè (Anderson, n. 21942); Gesù li- razione dei Re Magi (Anderson, n. 21930),

btra l’ossesso (Anderson, n. 21929, Lomb. 197); Cri-
 
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