364
GUGLIELMO PACCHIONI
Notiamo infine, come una coincidenza che può essere casuale ma che potrebbe anche
riferirsi a dei reali rapporti di lavoro e di scuola, che in quel medesimo tempo partiva per
il convento senese di Monteoliveto, giovinetto forse non ancora ventenne, anche Liberale da
Verona il quale un paio di anni più tardi faceva risplendere sulle pergamene delia Libreria
Piccolomini e del Duomo senese, accanto a quelle di Gerolamo da Cremona, le sue figura-
zioni piene di freschezza, di fantasia e di genialità.
Negli anni che corrono da poco dopo il 1460 al 1483 si conclude fin ora per noi l’atti-
vità del miniatore; è probabile però che essa comprendesse in realtà assai più di un ven-
tennio e poiché nelle miniature mantovane noi crediamo di aver notato parecchi caratteri che
indicano un artista ancora giovanissimo, è da supporre che la vita e l’operosità di Gerolamo
da Cremona si estendessero oltre il limite fissato dall’ultima data a noi nota. Il Berenson, 1
al quale noi dobbiamo lasciare tutta la responsabilità di quell’attribuzione poiché le minia
Fig. 33 — Gerolamo da Cremona: L’Assunta, pagina di Corale
Siena, Libreria del Duomo.
ture dell’Aristotele Thomson non ci sono note neppure per fotografia, giudicò infatti che esse
testimoniassero di un’attività ancora nel suo pieno fiorire.
E questa attività a noi ignota si svolse probabilmente nell’ Italia settentrionale donde
l’artista era emigrato ancor giovane e dove la sua buona fama si raccomandava ancora al-
l’opera lasciata a Mantova nella giovinezza.2
« Ne’ tempi di costui fu in Milano un miniatore assai valente, chiamato Girolamo, di mano
del quale si veggiono assai opere, e quivi ed in tutta Lombardia».3
1 L'Aristotele veniva pubblicato a Venezia da Andrea
d’Asola, cfr. Berenson, Rassegna d’Arte, 1907. pa-
gina 35.
2 Le anagrafi veronesi non danno con certezza
l’anno di nascita di Liberale: esse lo determinano però
tra il 1445 e il 1449. Cfr. G. Gerola, Questioni sto-
riche d'arte veronese, in Madonna Vemma, 1909.
3 Vasari, Vite, ediz. Sansoni, 1906, t. IV, p. 5S4.
GUGLIELMO PACCHIONI
Notiamo infine, come una coincidenza che può essere casuale ma che potrebbe anche
riferirsi a dei reali rapporti di lavoro e di scuola, che in quel medesimo tempo partiva per
il convento senese di Monteoliveto, giovinetto forse non ancora ventenne, anche Liberale da
Verona il quale un paio di anni più tardi faceva risplendere sulle pergamene delia Libreria
Piccolomini e del Duomo senese, accanto a quelle di Gerolamo da Cremona, le sue figura-
zioni piene di freschezza, di fantasia e di genialità.
Negli anni che corrono da poco dopo il 1460 al 1483 si conclude fin ora per noi l’atti-
vità del miniatore; è probabile però che essa comprendesse in realtà assai più di un ven-
tennio e poiché nelle miniature mantovane noi crediamo di aver notato parecchi caratteri che
indicano un artista ancora giovanissimo, è da supporre che la vita e l’operosità di Gerolamo
da Cremona si estendessero oltre il limite fissato dall’ultima data a noi nota. Il Berenson, 1
al quale noi dobbiamo lasciare tutta la responsabilità di quell’attribuzione poiché le minia
Fig. 33 — Gerolamo da Cremona: L’Assunta, pagina di Corale
Siena, Libreria del Duomo.
ture dell’Aristotele Thomson non ci sono note neppure per fotografia, giudicò infatti che esse
testimoniassero di un’attività ancora nel suo pieno fiorire.
E questa attività a noi ignota si svolse probabilmente nell’ Italia settentrionale donde
l’artista era emigrato ancor giovane e dove la sua buona fama si raccomandava ancora al-
l’opera lasciata a Mantova nella giovinezza.2
« Ne’ tempi di costui fu in Milano un miniatore assai valente, chiamato Girolamo, di mano
del quale si veggiono assai opere, e quivi ed in tutta Lombardia».3
1 L'Aristotele veniva pubblicato a Venezia da Andrea
d’Asola, cfr. Berenson, Rassegna d’Arte, 1907. pa-
gina 35.
2 Le anagrafi veronesi non danno con certezza
l’anno di nascita di Liberale: esse lo determinano però
tra il 1445 e il 1449. Cfr. G. Gerola, Questioni sto-
riche d'arte veronese, in Madonna Vemma, 1909.
3 Vasari, Vite, ediz. Sansoni, 1906, t. IV, p. 5S4.