LA CATTEDRALE Dx AREZZO
òli
e conferma per vera la supposizione; come d’altronde la omogeneità di stile dell’altare,
degli ornati nella tribuna e delle due prime campate, dimostra la loro contempora-
neità e quindi la loro esistenza nel 1288 od '89. La terza arcata va a ricadere sul pilone
costrutto durante i lavori iniziati nel 1471 : ne fanno fede, oltre che le vecchie carte, 1
capitelli di questo pilone simili per tipo a tutti gli altri dell’ultima ripresa e cioè corinzi,
a doppio o triplice ordine di foglie sormontati da ben ricurvi caulicoli; o compositi, di
chiara impronta quattrocentesca (quantunque destinati a piloni gotici) e lavorati grosso-
lanamente. Non vale l’obbiezione che questo valico sia stato rinnovato nel xv secolo,
posando su piloni di quel tempo; perchè nulla vieta di pensare che quei piloni abbiano
preso il luogo di altri addossati ad una fronte provvisoria o siano stati restaurati, pur
mantenendo intatti gli archi che su essi ricascano. Anzi questa ipotesi sembra confermata
Fig. 4 — Panie, di un pilone. Arezzo, Cattedrale
(Fotografia Perazzo).
dalle notizie del tempo che ci restano in assai quantità.1 Inoltre la terza campata per
tecnica costruttiva si differenzia da tutte le altre, nelle quali la sagoma dell’arco segue
la forma semiottagona del membro 2 del pilone da cui si muove. Essa infatti è di sagoma
1 Mi pare che vi alluda un pagamento del 2 mag-
gio 1476 fatto a Baccellino, capomastro dell’opera,
di L. '50 « perchè fece tagliare la colonna vecchia
colle subbie» (Pasqui, op. cit., doc. 21); uno del
21 dicembre dello stesso anno, a M. Lazzero di Mi-
chele, di L. 7 e soldi io per aver murato i membri
della colonna eli dentro — cioè all’ interno della
chiesa — « che vanno in alto » (doc. 23) ; ed una al-
logazione del 2Q novembre 1479 ad Antonio di Fran-
cesco e a Simone di Pietro Baccelli di pietre « per
li membri di fuori e di dentro dirimpetto alle co-
lonne » e « per le colonne dentro con otto membri »
(doc. 26).
2 Membri sono chiamati, del Medioevo fioren •
tino, i mezzi piloni o mezzi pilastri incastrati nei
muri di perimetro per sostenere le volte (ad es.,
Guasti, Santa Maria del Fiore, Firenze, 1887, pa-
gina ni e segg.), ma impropriamente; come si dis-
sero impropriamente colonne i pilastri o piloni delle
chiese gotiche. Non possiamo dunque valerci sem-
pre dei vocaboli che si leggono nelle vecchie carte.
In origine la parola membro doveva significare la
L’Arte. XVIII, 48.
òli
e conferma per vera la supposizione; come d’altronde la omogeneità di stile dell’altare,
degli ornati nella tribuna e delle due prime campate, dimostra la loro contempora-
neità e quindi la loro esistenza nel 1288 od '89. La terza arcata va a ricadere sul pilone
costrutto durante i lavori iniziati nel 1471 : ne fanno fede, oltre che le vecchie carte, 1
capitelli di questo pilone simili per tipo a tutti gli altri dell’ultima ripresa e cioè corinzi,
a doppio o triplice ordine di foglie sormontati da ben ricurvi caulicoli; o compositi, di
chiara impronta quattrocentesca (quantunque destinati a piloni gotici) e lavorati grosso-
lanamente. Non vale l’obbiezione che questo valico sia stato rinnovato nel xv secolo,
posando su piloni di quel tempo; perchè nulla vieta di pensare che quei piloni abbiano
preso il luogo di altri addossati ad una fronte provvisoria o siano stati restaurati, pur
mantenendo intatti gli archi che su essi ricascano. Anzi questa ipotesi sembra confermata
Fig. 4 — Panie, di un pilone. Arezzo, Cattedrale
(Fotografia Perazzo).
dalle notizie del tempo che ci restano in assai quantità.1 Inoltre la terza campata per
tecnica costruttiva si differenzia da tutte le altre, nelle quali la sagoma dell’arco segue
la forma semiottagona del membro 2 del pilone da cui si muove. Essa infatti è di sagoma
1 Mi pare che vi alluda un pagamento del 2 mag-
gio 1476 fatto a Baccellino, capomastro dell’opera,
di L. '50 « perchè fece tagliare la colonna vecchia
colle subbie» (Pasqui, op. cit., doc. 21); uno del
21 dicembre dello stesso anno, a M. Lazzero di Mi-
chele, di L. 7 e soldi io per aver murato i membri
della colonna eli dentro — cioè all’ interno della
chiesa — « che vanno in alto » (doc. 23) ; ed una al-
logazione del 2Q novembre 1479 ad Antonio di Fran-
cesco e a Simone di Pietro Baccelli di pietre « per
li membri di fuori e di dentro dirimpetto alle co-
lonne » e « per le colonne dentro con otto membri »
(doc. 26).
2 Membri sono chiamati, del Medioevo fioren •
tino, i mezzi piloni o mezzi pilastri incastrati nei
muri di perimetro per sostenere le volte (ad es.,
Guasti, Santa Maria del Fiore, Firenze, 1887, pa-
gina ni e segg.), ma impropriamente; come si dis-
sero impropriamente colonne i pilastri o piloni delle
chiese gotiche. Non possiamo dunque valerci sem-
pre dei vocaboli che si leggono nelle vecchie carte.
In origine la parola membro doveva significare la
L’Arte. XVIII, 48.