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PIE'PRO PICCIRILLI
imbarocchita. Addossati al perimetro dei fianchi sono due portici, costruiti in epoche differenti.
Quello di mezzogiorno, prolungato nel 1884 fino a comprendere la chiesa annessa, è formato
di alte colonne cilindriche che sostengono una tettoia; l’altro è archeggiato e a volta, tutto
in pietra squadrata. Sotto la chiesa si trova una spaziosa confessione.
Il prospetto è un esemplare unico, se non mi sbaglio, in Abruzzo pel suo insieme emi-
nentemente nordico e non molto frequente in Italia. Il corpo centrale ove si apre il maestoso
portale ad arco acuto è un alto prisma quadrangolare diviso in tre piani, il quale costituisce
il campanile della chiesa. Ai due lati si levano — alquanto addietrati — i fronti corrispon-
Monumento di casa Cai dora.
Opera di Magister Gualterius de Alemania (1412)
Sulmona, Chiesa della Badia di S. Spirito — (Fot. Piccirilli,
denti alle navatelle, con un coronamento a scaglioni, la cui linea di salita, molto erta, indica
la pendenza del tetto.
Il piano terra della torre è una foggia di vestibolo, donde si accede alla nave mediana
ascendendo parecchi gradini. Per alcune ragioni costruttive e decorative, il portale, genuina
espressione dell’attitudine e operosità dei tajapietre guardiesi del Quattrocento, fa pensare ad
una sostituzione al portale originale o ad un compimento tardo dell’opera. Un gruppo ma-
gnifico che rappresenta XIncoronazione della Vergine, attribuito, senza una seria documenta-
zione, all’orafo Nicola, occupa la lunetta.
Il secondo piano è una stanza illuminata da una finestra gotica, con una loggetta che
guarda l’interno del tempio. Sotto la cornice di separazione, e proprio in corrispondenza delle
spalle dell’apertura, sporgono da piccoli incavi due teste, una di uomo con barba, l’altra di
donna; sono, forse, i ritratti di coloro come abbiamo visto nel campanile della chiesa-madre
di Caramanico — che fecero costruire la facciata.
PIE'PRO PICCIRILLI
imbarocchita. Addossati al perimetro dei fianchi sono due portici, costruiti in epoche differenti.
Quello di mezzogiorno, prolungato nel 1884 fino a comprendere la chiesa annessa, è formato
di alte colonne cilindriche che sostengono una tettoia; l’altro è archeggiato e a volta, tutto
in pietra squadrata. Sotto la chiesa si trova una spaziosa confessione.
Il prospetto è un esemplare unico, se non mi sbaglio, in Abruzzo pel suo insieme emi-
nentemente nordico e non molto frequente in Italia. Il corpo centrale ove si apre il maestoso
portale ad arco acuto è un alto prisma quadrangolare diviso in tre piani, il quale costituisce
il campanile della chiesa. Ai due lati si levano — alquanto addietrati — i fronti corrispon-
Monumento di casa Cai dora.
Opera di Magister Gualterius de Alemania (1412)
Sulmona, Chiesa della Badia di S. Spirito — (Fot. Piccirilli,
denti alle navatelle, con un coronamento a scaglioni, la cui linea di salita, molto erta, indica
la pendenza del tetto.
Il piano terra della torre è una foggia di vestibolo, donde si accede alla nave mediana
ascendendo parecchi gradini. Per alcune ragioni costruttive e decorative, il portale, genuina
espressione dell’attitudine e operosità dei tajapietre guardiesi del Quattrocento, fa pensare ad
una sostituzione al portale originale o ad un compimento tardo dell’opera. Un gruppo ma-
gnifico che rappresenta XIncoronazione della Vergine, attribuito, senza una seria documenta-
zione, all’orafo Nicola, occupa la lunetta.
Il secondo piano è una stanza illuminata da una finestra gotica, con una loggetta che
guarda l’interno del tempio. Sotto la cornice di separazione, e proprio in corrispondenza delle
spalle dell’apertura, sporgono da piccoli incavi due teste, una di uomo con barba, l’altra di
donna; sono, forse, i ritratti di coloro come abbiamo visto nel campanile della chiesa-madre
di Caramanico — che fecero costruire la facciata.