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Beute Bentivoglio era parente di Gio. I. Bentivoglio
signore di Bologna, iì qual Beate trovando di notte
la donna orante dinanzi la santa immagine, con-
dussela a Giovanni, il quale esaminata e trovata
innocente dei sospetti sopra di lei, e molto più sin-
cerato da susseguenti portenti, che avvennero di poi,
pose in grande venerazione la suddetta immagine,
che, dopo la morte di Gio. I. , fu nel 1402 col-
tivata da Gio. II : volle questi in memoria de’ pro-
digi! accaduti, che fossero dipinti a piè dell’ imma-
gine e Gio. I., e la donna.
Gio. I., dunque morto nel 1402, non fece dipingere
i ritratti e nè pure Bente Bentivoglio, perchè morto
anch’ esso nell’ anno stesso; e però fu Gio. li., che
ambedue fece dipingere per mano del Cossa, e fu
appunto nell’ anno 1472, trovandosi ne’ libri antichi
di quella veneranda Compagnia notato sotto 1’ an-
no 1472.
Francesco del Cossa depintore deve avere ducati i00 per
sua manifattura del dipinto farà al Baravano
e quindi varie partite di pagamenti in diverse volte
fatti al pittore si veggono notate.
Col Masini scambiano tutti quelli che posero 1’ o-
pera del dipinto del Cossa nel 1401, confondendo
coll’ anno che successe il prodigio, 1’ anno del di-
pinto , che fu del 1472, il qual millesimo, perchè
coperto dalla cornice sopra postavi dappoi, non ri-
mane intiero, e perciò non vi si vede che MCCCCL,
il quale L, perchè ha la linea di sotto molto corta,
è stato preso per un’ I, e perciò letto sempre per 1401.
Che poi il Cossa avesse dipinto per sua divozione,
Beute Bentivoglio era parente di Gio. I. Bentivoglio
signore di Bologna, iì qual Beate trovando di notte
la donna orante dinanzi la santa immagine, con-
dussela a Giovanni, il quale esaminata e trovata
innocente dei sospetti sopra di lei, e molto più sin-
cerato da susseguenti portenti, che avvennero di poi,
pose in grande venerazione la suddetta immagine,
che, dopo la morte di Gio. I. , fu nel 1402 col-
tivata da Gio. II : volle questi in memoria de’ pro-
digi! accaduti, che fossero dipinti a piè dell’ imma-
gine e Gio. I., e la donna.
Gio. I., dunque morto nel 1402, non fece dipingere
i ritratti e nè pure Bente Bentivoglio, perchè morto
anch’ esso nell’ anno stesso; e però fu Gio. li., che
ambedue fece dipingere per mano del Cossa, e fu
appunto nell’ anno 1472, trovandosi ne’ libri antichi
di quella veneranda Compagnia notato sotto 1’ an-
no 1472.
Francesco del Cossa depintore deve avere ducati i00 per
sua manifattura del dipinto farà al Baravano
e quindi varie partite di pagamenti in diverse volte
fatti al pittore si veggono notate.
Col Masini scambiano tutti quelli che posero 1’ o-
pera del dipinto del Cossa nel 1401, confondendo
coll’ anno che successe il prodigio, 1’ anno del di-
pinto , che fu del 1472, il qual millesimo, perchè
coperto dalla cornice sopra postavi dappoi, non ri-
mane intiero, e perciò non vi si vede che MCCCCL,
il quale L, perchè ha la linea di sotto molto corta,
è stato preso per un’ I, e perciò letto sempre per 1401.
Che poi il Cossa avesse dipinto per sua divozione,