— 25 —
scena in cui egli solo deve comparire; ma sappi
che così è avvenuto perchè, essendo io annojato
vdall’ aspettare ch’egli pubblicasse quest’ opera,
r COsl onde moltissimo onore deve venire all’ arte della
ì aitili
' ••5, eàj
• £ ras Idi afe,
fi» ànimi iij
•ppwjb, bemlitB
f«»; li ai ®a®
» «ritto M' *
tato Baratti, iuta
lan&ldi mìorb
Itàpa&l wiiltH
«à Mi Viittì
rara h non dd i,»
•ti bsero limitili
arie dillo ZawttL
t! tn « mette a In
d eaoonéo Crespi,
: rm tiì letó
i -.tòt wbìjw
, tu tòme tona
H ritmici di Ite
j libo del'op®l
faMM fr"*
| QHMU • Wy
U à£e opere ii ?5ist
0»P«*l'b
«fb» ieri'1®
** f**
!* •* ♦ jì
perduto : e ciò seppesì per una lettera del Baruffaldi juniore al Comolli. loc.
cìt. pag. ai3. Per buona sorte i tre esemplari autografi descritti dipoi si rin-
vennero : al presente sono conservati nella scelta e ricca biblioteca del N. U.
sig. conte Gio. Battista Costabili di Ferrara: ognuno di essi è arricchito in ra-
gione di epoca di correzioni e aggiunte, come mi avvisa F illustre e dotto pre-
lato ferrarese Monsignor Carlo Emanuele Muzzarelli, Uditore della Sacra Rota,
il quale essendo in patria fu cortese di darmi ragguaglio de’ detti mss. per sua
graziosissima lettera del 7 settembre del corrente anno i834» Prima che dessi si
smarrissero ir erano state trascritte alcune diligenti copie. Una era presso il
cav. Jacopo Morelli , che, nelle note alla notizia d? opere di disegno ec. Bas-
tano 1800. pag> ao3, ricorda di possedere F opera del Baruffaldi copiata con ele-
ganza dal gentiluomo Daniele Farsetti, e di averla prestata al Lanzi, che
grande profitto ricavò per porre in luce, nella pregiata sua storia pittorica, la
scuola ferrarese. Il Lanzi poi rammenta nella copia da lui veduta non solo la
prefazione dello Zanotti, e le emendazioni e annotazioni assai copiose del
Crespi; ma eziandio la giudica opera distesa da terso scrittore, approvata,
continuata ed illustrata da due uomini del mestiere, in guisa che ben a ragione
fu desiderata gran tempo in Italia , quanto la è ancora al presente. E nell’ in-
dice della storia pittorica del medesimo si accenna una copia posseduta dal cav.
Lazzara di Padova, che fu uno de’ più grandi raccoglitori di libri d’ arte. Al-
cune copie trovansi pure a Ferrara ed altrove. Quella già posseduta dal conte
Cicognara, in oggi vedesi nella biblioteca Vaticana. Nel suo Catalogo de' libri
d' arte voZ. 1. pag. 879* notò che il ms. è preziosissimo per le interessantissime
notizie inedite, e per una quantità di aneddoti spettanti alle arti, non cono-
sciuti e utilissimi per la storia delle medesime.
Nella biblioteca Ercolani di Bologna si conservano due copie interessanti della
lodata opera del Baruffaldi : F una colla prefazione in carattere originale dello
Zanotti, F altra tutta trascritta di mano del Crespi, il quale v’ aggiunse, come
sì è detto, alquante correzioni e annotazioni, ed inoltre le File de' pittori
della bassa Romagna : e questa credesi la copia stessa, eh’ egli propose più
volte perchè venisse posta alle stampe. È dessa ornata d’incisioni : nella prima
carta, ossia nel frontespizio, figura la fama che a dispetto del tempo presenta
F opera del Baruffaldi : nella seconda carta vedesi F effigie di questo coronato
1 dalla Poesia ; lavori di Domenico Maria Fratta. I ritratti degli artefici ferraresi
da porsi tra F opera furono in gran parte intagliati da Giuseppe Maria Moretti
al dire dello Zanotti - Storia dell' Accademia Clementina, voi. a. pag. 19,
ove loda il Baruffaldi amico suo qual esimio letterato, ed accenna quest’ opera
universalmente desiderata , siccome è tuttora, dagli amatori delle arti belle,
i quali pur vorrebbero che venisse fatta di pubblica ragione, mercè la diligenza
e le cure di persone, che degli studii di sì fatte cose s’estimano intendenti:
imperciocché sarebbe duopo con fino accorgimento e giudicio soprapporvi corre-
1. 3
scena in cui egli solo deve comparire; ma sappi
che così è avvenuto perchè, essendo io annojato
vdall’ aspettare ch’egli pubblicasse quest’ opera,
r COsl onde moltissimo onore deve venire all’ arte della
ì aitili
' ••5, eàj
• £ ras Idi afe,
fi» ànimi iij
•ppwjb, bemlitB
f«»; li ai ®a®
» «ritto M' *
tato Baratti, iuta
lan&ldi mìorb
Itàpa&l wiiltH
«à Mi Viittì
rara h non dd i,»
•ti bsero limitili
arie dillo ZawttL
t! tn « mette a In
d eaoonéo Crespi,
: rm tiì letó
i -.tòt wbìjw
, tu tòme tona
H ritmici di Ite
j libo del'op®l
faMM fr"*
| QHMU • Wy
U à£e opere ii ?5ist
0»P«*l'b
«fb» ieri'1®
** f**
!* •* ♦ jì
perduto : e ciò seppesì per una lettera del Baruffaldi juniore al Comolli. loc.
cìt. pag. ai3. Per buona sorte i tre esemplari autografi descritti dipoi si rin-
vennero : al presente sono conservati nella scelta e ricca biblioteca del N. U.
sig. conte Gio. Battista Costabili di Ferrara: ognuno di essi è arricchito in ra-
gione di epoca di correzioni e aggiunte, come mi avvisa F illustre e dotto pre-
lato ferrarese Monsignor Carlo Emanuele Muzzarelli, Uditore della Sacra Rota,
il quale essendo in patria fu cortese di darmi ragguaglio de’ detti mss. per sua
graziosissima lettera del 7 settembre del corrente anno i834» Prima che dessi si
smarrissero ir erano state trascritte alcune diligenti copie. Una era presso il
cav. Jacopo Morelli , che, nelle note alla notizia d? opere di disegno ec. Bas-
tano 1800. pag> ao3, ricorda di possedere F opera del Baruffaldi copiata con ele-
ganza dal gentiluomo Daniele Farsetti, e di averla prestata al Lanzi, che
grande profitto ricavò per porre in luce, nella pregiata sua storia pittorica, la
scuola ferrarese. Il Lanzi poi rammenta nella copia da lui veduta non solo la
prefazione dello Zanotti, e le emendazioni e annotazioni assai copiose del
Crespi; ma eziandio la giudica opera distesa da terso scrittore, approvata,
continuata ed illustrata da due uomini del mestiere, in guisa che ben a ragione
fu desiderata gran tempo in Italia , quanto la è ancora al presente. E nell’ in-
dice della storia pittorica del medesimo si accenna una copia posseduta dal cav.
Lazzara di Padova, che fu uno de’ più grandi raccoglitori di libri d’ arte. Al-
cune copie trovansi pure a Ferrara ed altrove. Quella già posseduta dal conte
Cicognara, in oggi vedesi nella biblioteca Vaticana. Nel suo Catalogo de' libri
d' arte voZ. 1. pag. 879* notò che il ms. è preziosissimo per le interessantissime
notizie inedite, e per una quantità di aneddoti spettanti alle arti, non cono-
sciuti e utilissimi per la storia delle medesime.
Nella biblioteca Ercolani di Bologna si conservano due copie interessanti della
lodata opera del Baruffaldi : F una colla prefazione in carattere originale dello
Zanotti, F altra tutta trascritta di mano del Crespi, il quale v’ aggiunse, come
sì è detto, alquante correzioni e annotazioni, ed inoltre le File de' pittori
della bassa Romagna : e questa credesi la copia stessa, eh’ egli propose più
volte perchè venisse posta alle stampe. È dessa ornata d’incisioni : nella prima
carta, ossia nel frontespizio, figura la fama che a dispetto del tempo presenta
F opera del Baruffaldi : nella seconda carta vedesi F effigie di questo coronato
1 dalla Poesia ; lavori di Domenico Maria Fratta. I ritratti degli artefici ferraresi
da porsi tra F opera furono in gran parte intagliati da Giuseppe Maria Moretti
al dire dello Zanotti - Storia dell' Accademia Clementina, voi. a. pag. 19,
ove loda il Baruffaldi amico suo qual esimio letterato, ed accenna quest’ opera
universalmente desiderata , siccome è tuttora, dagli amatori delle arti belle,
i quali pur vorrebbero che venisse fatta di pubblica ragione, mercè la diligenza
e le cure di persone, che degli studii di sì fatte cose s’estimano intendenti:
imperciocché sarebbe duopo con fino accorgimento e giudicio soprapporvi corre-
1. 3