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da chi ne scrive con autentici documenti vien rife-
rito. Convien adunque dire, che non fosse Girolamo
discendente da questa nobile famiglia, o che il Va-
sari prenda un granchio assai palpabile, e massiccio
nel farlo figlio d’ un uomo vivente alla giornata ® ;.
colla sua professione. Non essendo però mio insti-
•tuto il deciderlo, la scerò le cose nella maniera che
si trovano , affinchè alcuno poi ne cavi la verità,
e verrò a dire di Girolamo Carpi quel tanto che ne c"
riferisce il Vasari ( che più diffuso scrittore non ab- ^slan^°
biamo di queste materie secondo i suoi tempi ) e ®i onorevoi
aggiugnerovvi quello di più, eh’ egli o avrà trascu- somodare la c
rato, o artifiziosamente taciuto. Nè io terrò punto riarsi in
F ordine di questo scrittore, ma secondo che mi «buona e ma»
verrà più in acconcio intreccerò in altra maniera le funaimpron
cose, secondo i maggiori lumi che avrò ricevuti «natala il
e dall’ inspezione fatta con gli occhi miei, e dalla Accadde idun
relazione degl’intendenti, e dalla lettura delle sto- àlani di Bob
rie ferraresi, perchè certamente il Vasari va molto aitante l'ay
ristretto nelle cose fatte dal Carpi in Ferrara per li iha d’orM
principi Estensi, le quali, per esser famose, da ta- Greggio,tan
cersi non sono. « ebbe forza i
Girolamo Carpi adunque nacque in Ferrara 1’ an- «tei di r. n
no 1501 coll’inclinazione tutta proclive a farsi ec- ^asse. non
celiente nella pittura. Fossero di Tommaso, suo cònsoni
padre, di sopra nominato, i primi rozzi insegna- per formai
menti, o fossero d’altrui, in Girolamo a nulla più iiltosimi]/
servirono di quello che fa sulle tele la prima grosso-
lana imprimitura, la quale le rende abili alla finezza *
de’ più studiati colori. Che ciò fosse vero lo appalesò -hoqro r' •
allora quando accomodatosi sotto gl’ insegnamenti
di Benvenuto Tisio Garofalo, il quale era nel fiore
del suo operare, ben presto cominciò a dar saggio
da chi ne scrive con autentici documenti vien rife-
rito. Convien adunque dire, che non fosse Girolamo
discendente da questa nobile famiglia, o che il Va-
sari prenda un granchio assai palpabile, e massiccio
nel farlo figlio d’ un uomo vivente alla giornata ® ;.
colla sua professione. Non essendo però mio insti-
•tuto il deciderlo, la scerò le cose nella maniera che
si trovano , affinchè alcuno poi ne cavi la verità,
e verrò a dire di Girolamo Carpi quel tanto che ne c"
riferisce il Vasari ( che più diffuso scrittore non ab- ^slan^°
biamo di queste materie secondo i suoi tempi ) e ®i onorevoi
aggiugnerovvi quello di più, eh’ egli o avrà trascu- somodare la c
rato, o artifiziosamente taciuto. Nè io terrò punto riarsi in
F ordine di questo scrittore, ma secondo che mi «buona e ma»
verrà più in acconcio intreccerò in altra maniera le funaimpron
cose, secondo i maggiori lumi che avrò ricevuti «natala il
e dall’ inspezione fatta con gli occhi miei, e dalla Accadde idun
relazione degl’intendenti, e dalla lettura delle sto- àlani di Bob
rie ferraresi, perchè certamente il Vasari va molto aitante l'ay
ristretto nelle cose fatte dal Carpi in Ferrara per li iha d’orM
principi Estensi, le quali, per esser famose, da ta- Greggio,tan
cersi non sono. « ebbe forza i
Girolamo Carpi adunque nacque in Ferrara 1’ an- «tei di r. n
no 1501 coll’inclinazione tutta proclive a farsi ec- ^asse. non
celiente nella pittura. Fossero di Tommaso, suo cònsoni
padre, di sopra nominato, i primi rozzi insegna- per formai
menti, o fossero d’altrui, in Girolamo a nulla più iiltosimi]/
servirono di quello che fa sulle tele la prima grosso-
lana imprimitura, la quale le rende abili alla finezza *
de’ più studiati colori. Che ciò fosse vero lo appalesò -hoqro r' •
allora quando accomodatosi sotto gl’ insegnamenti
di Benvenuto Tisio Garofalo, il quale era nel fiore
del suo operare, ben presto cominciò a dar saggio