L'iscrizione di Ancyra
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Distrazione dello stato ('). Di questi scritti, il terzo venne, con-
forme alla volontà di Augusto, inciso nel bronzo e collocato di-
nanzi al mausoleo che egli aveva fatto edificare, ad uso di sepol-
tura, per se e la propria famiglia, nel Campo Marzio, fra la
via Flaminia ed il Tevere, l'anno 28 a. Cr. (2). Strabone, V,
p. 361 (236), il quale ci ha conservato una bella descrizione del
mausoleo, dice, fra le altre cose, che, in cima ad esso dominava
la statua in bronzo di Augusto, la quale, probabilmente, vi fu
posta, mentre egli ancora viveva (cf. Bernouilli, Róm. I/cono-
graphie [Berlin 1886], II, p. 19). Della iscrizione enea, ora
perduta, del mausoleo" (:t) furono fatte alcune copie e spedite
nelle provincie per essere incise in marmo, sulle pareti dei templi
elevati al culto di Angusto e Roma (-1). Iu quelli di Ancyra (.4»-
fjora), e di Apollonia (Oluburlu) in Galazia, città appartenenti
ad una provincia ove la lingua parlata era il greco, accanto
al testo latino, fu incisa anche una traduzione greca. Di queste
due copie, l'Ancyrana, scoperta, nel 1544, da Ghislen de Busbecq
e da Antonio AVrantz, ci è pervenuta abbastanza completa nel
testo latino e nel testo greco; l'Apolloniense, invece, edita per
(') Di questo scritto che Dione Cassio soltanto rammenta, e elio, a
torto, Tacito confonde, nel passo più sopra riportato (addideratque-etc),
col Breviarium, si trovano tracce in Suetonio, il quale (Nor. 10) dice che Ne-
rone, nei primi anni del suo regno, ex Augusti praescripto impcra-
turum se professus; cf. anche Tacito, Agric. 13. Velleio Patercolo, II, 124,
parla àoWordinatio comitiorum, quam manu sua scriptum divus Augustus
reliquerat^a. quale prohahilmente formava parte dei praescripto,, poiché a que-
sto scritto, secondo me, alluderehhero anche le parole di Dione: t« t£ -/.owà
77«di rotg tìvyct/jcvoig etc. surriferite. Cf. Egger, Examen critique des Ilislo-
riens anciens ... d'Auguste (Paris 1844), p. 40 e seg.
(2) Suet., Aug. 100. Cf. Becker, Topographie, p. 639.
(3) Non so dove il Valmaggi, (Storia della Letteratura Romana,
Torino, 1889, p. 212, n. 2), ahhia trovato la notizia che « l'origine del cosi-
detto Monumento Ancyrano risale a M. Vipsanio Agrippa ".
(l) L'Hirschfeld (Wiener Studien, III, p. 264) crede che lo scritto di
Augusto fosse pubblicato nelle provincie, per ordine dello stesso imperatore,
ma questa mi pare una mera congettura, poiché il passo di Suetonio
(Aug. 101) nulla dice in proposito.
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Distrazione dello stato ('). Di questi scritti, il terzo venne, con-
forme alla volontà di Augusto, inciso nel bronzo e collocato di-
nanzi al mausoleo che egli aveva fatto edificare, ad uso di sepol-
tura, per se e la propria famiglia, nel Campo Marzio, fra la
via Flaminia ed il Tevere, l'anno 28 a. Cr. (2). Strabone, V,
p. 361 (236), il quale ci ha conservato una bella descrizione del
mausoleo, dice, fra le altre cose, che, in cima ad esso dominava
la statua in bronzo di Augusto, la quale, probabilmente, vi fu
posta, mentre egli ancora viveva (cf. Bernouilli, Róm. I/cono-
graphie [Berlin 1886], II, p. 19). Della iscrizione enea, ora
perduta, del mausoleo" (:t) furono fatte alcune copie e spedite
nelle provincie per essere incise in marmo, sulle pareti dei templi
elevati al culto di Angusto e Roma (-1). Iu quelli di Ancyra (.4»-
fjora), e di Apollonia (Oluburlu) in Galazia, città appartenenti
ad una provincia ove la lingua parlata era il greco, accanto
al testo latino, fu incisa anche una traduzione greca. Di queste
due copie, l'Ancyrana, scoperta, nel 1544, da Ghislen de Busbecq
e da Antonio AVrantz, ci è pervenuta abbastanza completa nel
testo latino e nel testo greco; l'Apolloniense, invece, edita per
(') Di questo scritto che Dione Cassio soltanto rammenta, e elio, a
torto, Tacito confonde, nel passo più sopra riportato (addideratque-etc),
col Breviarium, si trovano tracce in Suetonio, il quale (Nor. 10) dice che Ne-
rone, nei primi anni del suo regno, ex Augusti praescripto impcra-
turum se professus; cf. anche Tacito, Agric. 13. Velleio Patercolo, II, 124,
parla àoWordinatio comitiorum, quam manu sua scriptum divus Augustus
reliquerat^a. quale prohahilmente formava parte dei praescripto,, poiché a que-
sto scritto, secondo me, alluderehhero anche le parole di Dione: t« t£ -/.owà
77«di rotg tìvyct/jcvoig etc. surriferite. Cf. Egger, Examen critique des Ilislo-
riens anciens ... d'Auguste (Paris 1844), p. 40 e seg.
(2) Suet., Aug. 100. Cf. Becker, Topographie, p. 639.
(3) Non so dove il Valmaggi, (Storia della Letteratura Romana,
Torino, 1889, p. 212, n. 2), ahhia trovato la notizia che « l'origine del cosi-
detto Monumento Ancyrano risale a M. Vipsanio Agrippa ".
(l) L'Hirschfeld (Wiener Studien, III, p. 264) crede che lo scritto di
Augusto fosse pubblicato nelle provincie, per ordine dello stesso imperatore,
ma questa mi pare una mera congettura, poiché il passo di Suetonio
(Aug. 101) nulla dice in proposito.