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Gatti, Giuseppe: Trovamenti risguardanti la topografia e la epigrafia urbana, [31]
DOI Page / Citation link:https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0055
e la epigrafia urbana
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trionfali, dato a p. 36. Esse dichiarano principalmente il sistema
tenuto nella computazione degli anni, nei quali avvennero i trionfi;
e c'insegnano il modo di intendere giustamente le note cronolo-
giche di quelle tavole marmoree, confrontate con la cronologia
comunemente seguita. Ecco le parole dell'illustre maestro:
« E degno di osservazione, che la tavola numera gli anni
secondo quelli dei magistrati, vale a dire che l'anno DLXXV
della tavola (576 era Varron.) comincia dal 15 Marzo, e perciò
corrisponde all'intervallo dal 15 Marzo 576 (Varron.) al 14 Marzo
577, giusta l'uso moderno. Dunque i trionfi di Gracco e di Al-
bino cadono nei giorni 4, 5 Febbraio 577, secondo la numera-
zione nostra, immediatamente prima delle elezioni (cf. Siaats-
rechl I, 583) per l'anno 577-578 : e ciò si accorda perfettamente
con Livio, il quale pure numera secondo gli anni dei magistrati.
u II trionfo di Pulcro cade nella fine dell'anno del suo ma-
gistrato, dopo il 23-24 Febbraio 578. Circa l'intercalazione si
veda Chrouol. p. 41.
« Il secondo trionfo di Gracco cade alla fine dell'anno della
magistratura 578-579, e secondo la cronologia nostra al 23 Feb-
braio 579 : quindi la numerazione della tavola è da supplirsi
DLXXVII.
« Il cognome CVRVVS viene attribuito a Titinio, nel testo
di Livio (XL, 59, 5), dai soli manoscritti del Gelenio, la cui auto-
rità ne riceve una nuova conferma. Il medesimo personaggio si trova
nominato in Liv. XLI 5, 7. 6, 4. 9, 3. 15, 11. 26, 1. XLIII 2, 6.
Egli è considerato come praetor urbamis a cagione dei passi di
Livio XLI 5, 7. 6, 4: ma senza ragione sufficiente. Non fu su-
bito dopo la sortizione, eh' egli si recò nella sua provincia, la
quale peraltro fu senza dubbio la Spagna citeriore. Ivi restò dal
576 al 580, e malgrado le parole di Livio XLI, 26, 1, può
avere avuto occasione di ottenere gli onori trionfali ».
G. Gatti.
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trionfali, dato a p. 36. Esse dichiarano principalmente il sistema
tenuto nella computazione degli anni, nei quali avvennero i trionfi;
e c'insegnano il modo di intendere giustamente le note cronolo-
giche di quelle tavole marmoree, confrontate con la cronologia
comunemente seguita. Ecco le parole dell'illustre maestro:
« E degno di osservazione, che la tavola numera gli anni
secondo quelli dei magistrati, vale a dire che l'anno DLXXV
della tavola (576 era Varron.) comincia dal 15 Marzo, e perciò
corrisponde all'intervallo dal 15 Marzo 576 (Varron.) al 14 Marzo
577, giusta l'uso moderno. Dunque i trionfi di Gracco e di Al-
bino cadono nei giorni 4, 5 Febbraio 577, secondo la numera-
zione nostra, immediatamente prima delle elezioni (cf. Siaats-
rechl I, 583) per l'anno 577-578 : e ciò si accorda perfettamente
con Livio, il quale pure numera secondo gli anni dei magistrati.
u II trionfo di Pulcro cade nella fine dell'anno del suo ma-
gistrato, dopo il 23-24 Febbraio 578. Circa l'intercalazione si
veda Chrouol. p. 41.
« Il secondo trionfo di Gracco cade alla fine dell'anno della
magistratura 578-579, e secondo la cronologia nostra al 23 Feb-
braio 579 : quindi la numerazione della tavola è da supplirsi
DLXXVII.
« Il cognome CVRVVS viene attribuito a Titinio, nel testo
di Livio (XL, 59, 5), dai soli manoscritti del Gelenio, la cui auto-
rità ne riceve una nuova conferma. Il medesimo personaggio si trova
nominato in Liv. XLI 5, 7. 6, 4. 9, 3. 15, 11. 26, 1. XLIII 2, 6.
Egli è considerato come praetor urbamis a cagione dei passi di
Livio XLI 5, 7. 6, 4: ma senza ragione sufficiente. Non fu su-
bito dopo la sortizione, eh' egli si recò nella sua provincia, la
quale peraltro fu senza dubbio la Spagna citeriore. Ivi restò dal
576 al 580, e malgrado le parole di Livio XLI, 26, 1, può
avere avuto occasione di ottenere gli onori trionfali ».
G. Gatti.
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