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le lucernette sepolcrali situate agli angoli del-
rincomiciatura che circonda la lapide. L'atten-
zione dello spettatore viene tuttavia attirata da
una naturalistica mezzafigura di uno scheletro,
collocata sopra lo zoccolo di marmo nero che
finge di essere un'entrata mobile nella camera
sepolcrale (e visibile una maniglia). Lo schele-
tro, scolpito in marmo giallo e awolto in un su-
dario bianco, emerge da una cavita rettangolare
e scura, chiusa da un'ornamentale grata in ferro
(fig. 10).
La macabra statua, che volge su di se Tatten-
zione dello spettatore, e hambigua iscrizione la-
tina pregiudicarono un particolare interesse
degli studiosi per il monumento sepolcrale di
GislenLL Uapparente semplicita della sua com-
posizione nasconde infatti un messaggio ideolo-
gico ricco di significati espresso soprattutto
nelhepitaffio. 11 suo senso si aggira intorno alle
riflessioni delhartista sul corso della sua vita,
sulle discipline delharte da lui praticate, sul pro-
blema teorico della loro rivalita, sulla fugacita
^ Cfr. nelLordine cronologico: Ignacy POLKOWSKI, GroZ/y i
paaa7/iP /7oAL'g w Rzyang, Drezno 1870, pp. 71-72; Jan
PTAŚNIK, „Komunikat o nagrobku Jana Bapt. Gisneniusa,
architekta Wazów, w kościele S. Maria de! Popo!o w Rzymie",
óprawozJaaza WowA/7 Jo Xa Jan/a Azia/d w PoAcg, 1913, bobi-
nę LXXXII-LXXXII1, fig. 38; Emile MAŁE, E'aA rg/igmaA &
/a /a? Ja XV/g .sEcE, Ja XV//g .a'EJg g/ Ja XV///g ^Ec/g. EtaJg
.sar / 7'goaogra/Ja'g aprg.s' /g CoacJg Jg 77ga/g. 7ta/E - Eraacg -
Es/aagag - E/aag/rg^, Paris !932, p. 221, fig. 119; Henriette.
sJACOB, 7Jga/Aa? aaJ Ega/Aa!. A 57aJy of AgpaE/ma/
Aya?/?o/Aa?, Leiden 1954, p. 52, pi. XXXI-b ; Philippe ARIES,
Eaagg^ qfA7aa aaJ DgaJr, Cambridge 1985, pp. 1870 88, fig.
270; Grigore ARBORE POPESCU, „Bernini e !a stitistica detla
morte", [in :] G'/aa Eorgazo Egraaa' g E aaJ vAAg, a cura di
Marcello FAGIOLO, Roma 1987, p. 181; CONNORS, op. cit.,
pp. 393-394, figg. 16-8; Bruce BOUCHER, /faEan Earo^ag
Aga/pfnrg, London 1998, p. 13, fig. 4; Wojciech TYG1ELSKI,
JE/os'/ w PoAcg XE7-XT777 wE/ra. GRacoaa ^zaa^a aa
a7oJgra;'zag'ę, Warszawa 2005, p. 54. Lunico studio approfon-
dito e quello di CONNORS, a! qua!e si riferiscono in parte le
nostre osservazioni. Conviene aggiungere che gli studi sul con-
tenuto di questo monumento sepolcrale sono State annunciate
da: KRET, op. cit., p. 43, nota 1 e da Marc Worsdale, ambedue
gia morti.
& AfonMwento ygpo/cra/g J/ G/orunn/ PutnAta
GtA/gn/ /rg/E/ cE/g.sg/ J/ X. Mur/a Jg/ Popo/o
n Pot. J/ P
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le lucernette sepolcrali situate agli angoli del-
rincomiciatura che circonda la lapide. L'atten-
zione dello spettatore viene tuttavia attirata da
una naturalistica mezzafigura di uno scheletro,
collocata sopra lo zoccolo di marmo nero che
finge di essere un'entrata mobile nella camera
sepolcrale (e visibile una maniglia). Lo schele-
tro, scolpito in marmo giallo e awolto in un su-
dario bianco, emerge da una cavita rettangolare
e scura, chiusa da un'ornamentale grata in ferro
(fig. 10).
La macabra statua, che volge su di se Tatten-
zione dello spettatore, e hambigua iscrizione la-
tina pregiudicarono un particolare interesse
degli studiosi per il monumento sepolcrale di
GislenLL Uapparente semplicita della sua com-
posizione nasconde infatti un messaggio ideolo-
gico ricco di significati espresso soprattutto
nelhepitaffio. 11 suo senso si aggira intorno alle
riflessioni delhartista sul corso della sua vita,
sulle discipline delharte da lui praticate, sul pro-
blema teorico della loro rivalita, sulla fugacita
^ Cfr. nelLordine cronologico: Ignacy POLKOWSKI, GroZ/y i
paaa7/iP /7oAL'g w Rzyang, Drezno 1870, pp. 71-72; Jan
PTAŚNIK, „Komunikat o nagrobku Jana Bapt. Gisneniusa,
architekta Wazów, w kościele S. Maria de! Popo!o w Rzymie",
óprawozJaaza WowA/7 Jo Xa Jan/a Azia/d w PoAcg, 1913, bobi-
nę LXXXII-LXXXII1, fig. 38; Emile MAŁE, E'aA rg/igmaA &
/a /a? Ja XV/g .sEcE, Ja XV//g .a'EJg g/ Ja XV///g ^Ec/g. EtaJg
.sar / 7'goaogra/Ja'g aprg.s' /g CoacJg Jg 77ga/g. 7ta/E - Eraacg -
Es/aagag - E/aag/rg^, Paris !932, p. 221, fig. 119; Henriette.
sJACOB, 7Jga/Aa? aaJ Ega/Aa!. A 57aJy of AgpaE/ma/
Aya?/?o/Aa?, Leiden 1954, p. 52, pi. XXXI-b ; Philippe ARIES,
Eaagg^ qfA7aa aaJ DgaJr, Cambridge 1985, pp. 1870 88, fig.
270; Grigore ARBORE POPESCU, „Bernini e !a stitistica detla
morte", [in :] G'/aa Eorgazo Egraaa' g E aaJ vAAg, a cura di
Marcello FAGIOLO, Roma 1987, p. 181; CONNORS, op. cit.,
pp. 393-394, figg. 16-8; Bruce BOUCHER, /faEan Earo^ag
Aga/pfnrg, London 1998, p. 13, fig. 4; Wojciech TYG1ELSKI,
JE/os'/ w PoAcg XE7-XT777 wE/ra. GRacoaa ^zaa^a aa
a7oJgra;'zag'ę, Warszawa 2005, p. 54. Lunico studio approfon-
dito e quello di CONNORS, a! qua!e si riferiscono in parte le
nostre osservazioni. Conviene aggiungere che gli studi sul con-
tenuto di questo monumento sepolcrale sono State annunciate
da: KRET, op. cit., p. 43, nota 1 e da Marc Worsdale, ambedue
gia morti.
& AfonMwento ygpo/cra/g J/ G/orunn/ PutnAta
GtA/gn/ /rg/E/ cE/g.sg/ J/ X. Mur/a Jg/ Popo/o
n Pot. J/ P